Lucha y Siesta: parte la campagna crowdfunding, tanti artisti a sostegno dell’iniziativa

Negli ultimi giorni si sta parlando molto del caso Lucha y Siesta a Roma: si tratta di uno stabile di proprietà di Atac abbandonato da tempo, e restituito alla comunità nel 2008 da un gruppo di donne, che l’ha reso un luogo di incontro ed un rifugio antiviolenza, un progetto politico femminista.

Recentemente però l’immobile è stato messo in vendita, costringendo di fatto le tante persone che lo popolano a sgomberarlo. Si tratta però di un luogo di cui c’è effettivamente bisogno, a Roma così come in tante altre città, per cui il Comitato “Lucha alla città” ha deciso di far partire una campagna crowdfunding per poter acquistare a titolo definitivo lo stabile, che sarà messo all’asta.

“Se Lucha y Siesta è in vendita, compriamola insieme”, si legge sulla pagina del progetto.

Il piano è quello di dare continuità al progetto, appunto, creando un luogo di accoglienza con 14 stanze a disposizione di donne e minori che hanno scelto di uscire da situazioni di violenza, sostenerle in tale momento di difficoltà atraverso uno sportello di ascolto, e promuovendo attività culturali e sociali.

Molti artisti, tra cui Lorenzo Ceccotti, Frad, Hogre, Maicol&Mirco, Leo Ortolani, Rita Petruccioli, Sio, Zerocalcare, Silvia Ziche, e tanti altri, hanno aderito o sostengono il progetto, disegnando una Luchadora. Potete trovare alcuni dei disegni nella gallery sottostante.

Tra le oltre 50 realtà hanno aderito: Action Aid, Arci Roma, Armillaria Edizioni, Arf Festival del fumetto, Associazione Culturale Eduraduno, Associazione Famiglie Arcobaleno, BeFree Cooperativa, Casa Internazionale delle Donne, CHAYN Italia, Cinecittà Bene Comune, Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli, Cittadini del Mondo, D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza), DWF, Edizioni Tlon, Fondazione Finanza Etica, Fondazione PANGEA onlus, LIBERA, Medecins du Monde, UDI (Unione Donne Italia), S.C.O.S.S.E.

Per effettuare una donazione, vi rimandiamo al link della campagna crowdfunding.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.