Wizards of the Coast rimuove sette carte storiche di Magic The Gathering: sono considerate razziste

La polemica relativa alla discriminazioni e alle rappresentazioni razziste sembra toccare anche Magic The Gathering, noto gioco di carte collezionabili di Wizards of the Coast.

L’ultima novità arriva direttamente dalla stessa Wizards, che ha comunicato sulla pagina del gioco la sua decisione di rimuovere alcune vecchie carte con raffigurazioni e concept ormai datati per i canoni del politically correct.

“Non c’è posto per il razzismo nel nostro gioco o in qualsiasi altro luogo. Per Magic il nostro primo passa sarà con questo cambiamento di oggi. C’è molto lavoro da fare”.

Il comunicato seguente spiega le motivazioni della scelta. Le polemiche sollevate in seguito all’omicidio di George Floyd hanno portato Wizards ha eliminare le seguenti carte.

  1. Cleanse
  2. Crusade
  3. Imprison
  4. Invoke Prejudice
  5. Jihad
  6. Pradesh Gypsies
  7. Stone-Throwing Devils

Su alcune di queste immagini la polemica era in corso da un po’ di tempo, come nel caso di Invoke Prejudice, la cui immagine e il contesto sembrano richiamare all’organizzazione Ku Klux Klan, nota per le sue convinzioni sulla supremazia razziale bianca. Anche altre carte sembrano chiarire in maniera netta la motivazione dietro la loro revoca, come nel caso di Jihad, parte dell’espansione Arabian Night, che oggi sarebbe difficile non considerare come una rappresentazione stereotipata.

C’è da chiedersi se la pulizia messa in atto da Wizards continuerà, coinvolgendo anche altre carte della collezione. Non resta che attendere per scoprirlo. Nel frattempo la parola spetta ai lettori, specie ai giocatori di Magic: The Gathering: pensate che queste carte siano razziste? Lasciateci un commento!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.