Luke Skywalker in The Mandalorian: le reazioni dell’attrice di Bo-Katan

A un mese di distanza dal finale di The Mandalorian, sembra ora più facile poter parlare del cameo di Luke Skywalker senza temere gli spoiler.

Al riguardo ha “spezzato il silenzio” Katee Sackhoff, l’attrice che presta il proprio volto al personaggio di Bo-Katan, la patriota mandalorian decisa a rivendicare il trono del proprio pianeta natio.

Sackhoff ha sottolineato come il cameo di Luke fosse stato tenuto nascosto al cast. Sul copione erano riportate alcune informazioni, ma niente che riguardasse l’arrivo di uno dei Jedi più amati della saga creata da George Lucas.

“Non lo sapevamo” ha confermato l’attrice. “Sapevamo che sarebbe comparso un Jedi. Sapevamo che sarebbe arrivato a bordo di un X-Wing. Quindi si inizia a mettere insieme le cose, ma non lo si può sapere per certo”.

mandalorian luke skywalkerLa rivelazione, giunta durante un’intervista concessa a The Sith Council, non si può dire che fosse attesa. Altre comparse di una certa impotanza, come quella di Boba Fett e Ahsoka Tano, erano state ampiamente anticipate da parte della produzione. Non erano una sorpresa per il cast.

Ma da quanto ha svelato la Sackhoff, nonostante i sospetti, la presenza del Maestro Jedi della trilogia originale si è vista solo “al fatto compiuto”, cioè quando l’attrice ha potuto visionare l’episodio. A prestare il corpo e i movimenti a Luke nel corso dell’episodio è stato l’attore Max Lloyd-Jones.

Successivamente, tramite la CGI, è stato possibile inserire il volto del giovane Mark Hamill nella scena, realizzando quindi uno dei momenti di maggiore impatto emotivo dello show. Anche per questo gli attori non hanno avuto idea fino alla messa in onda che quello di fronte a loro sarebbe stato Luke.

Come sempre lasciamo a voi la parola! Cosa ne pensate della comparsa di Luke Skywalker in The Mandalorian? Ditecelo con un commento!

(fonte: ScreenRant)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.