Pochi personaggi femminili nei film di Martin Scorsese? Ecco la risposta del regista

Martin Scorsese ultimamente non riesce a stare lontano dalle pagine dei giornali e dei siti web, che stanno continuando a riportare sue controverse dichiarazioni, ultima delle quali in ordine di tempo, rilasciata in risposta ad alcune critiche per una presunta mancanza di personaggi femminili protagonisti nei suoi film.

Il regista, ospite della Festa del Cinema di Roma, ha risposto a tale precisa domanda in conferenza stampa: “È una domanda che mi fanno da anni, è una perdita di tempo per tutti. Se la storia richiede un protagonista femminile, lo faccio, altrimenti no.” ha detto in sostanza, citando film come L’Età dell’Innocenza e Casino, in cui appunto i protagonisti erano donne.

A Scorsese è poi stato chiesto il motivo di questa apertura allo streaming, dato che The Irishman, oltre che nei cinema per un limitato periodo di tempo, sarà incluso nel catalogo di Netflix, dato che è stato prodotto grazie all’aiuto economico dello stesso colosso dello streaming.

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“Per poter vedere un film, la prima cosa è che il film venga realizzato. Che poi arrivi nei cinema, in streaming, in TV, sull’iPad dei ragazzi, è un’altra storia. Perché possa arrivare, deve prima essere fatto […] A Hollywood nessuno si era fatto avanti per produrre il film, mentre Netflix si è presentata e l’ha finanzato nella sua interezza, in cambio della possibilità di trasmetterlo in streaming. Credo che tutto sommato, viste le circostanze, fosse un buon accordo”.

Infine il regista è tornato sull’infinita polemica con i cinecomic Marvel: “Al momento i cinema sembrano supportare i cinecomic-parchi divertimento che hanno occupato tutti i cinema. Possono fare questi film, e va bene, ma non dovrebbe diventare ciò che i nostri giovani pensano sia cinema”, ha detto il regista.

Che ne pensate delle sue parole?

(Fonte: Screenrant, Deadline)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.