Marvel’s Spider-Man Miles Morales: la cover variant del gioco conferma la presenza di un villain

L’uscita di Marvel’s Spider-Man Miles Morales si avvicina e Insomiac continua a rilasciare particolari sul gioco, tra cui la cover variant dedicata al gioco.

Al suo interno, oltre a Miles, fa capolino anche un altro villain storico dell’Uomo Ragno, che è quindi confermato come presenza all’interno del nuovo titolo. Il messaggio con la cover, giunto tramite uno degli account ufficiali, è visibile qui di seguito.

“I vostri sensi di ragno sono affilati! Qui potete dare uno sguardo al costume di Prowler di “Marvel’s Spider-Man: Miles Morales” nella cover realizzata dal Creative Director Brian Horton per Amazing Spider-Man #55″.

Comparso per la prima volta su Amazing Spider-Man #78 sotto il cappuccio di Prowler si celava inizialmente Hobie Brown, divenuto nel tempo un collaboratore abituale di Peter Parker. A rivestire questo ruolo, nell’universo Ultimate, è invece Aaron Davis, lo zio di Miles. Come forse ricorderete, il personaggio ha fatto una comparsa anche in Spider-Man: un nuovo universo.

marvel's miles morales variant

Il nuovo Marvel’s Spider-Man: Miles Morales arriverà su PlayStation 5 per il 12 Novembre del 2020, in tempo per il lancio della nuova console di Sony. Come per il precedente capitolo, sembra proprio che Spider-Man avrà a disposizione un vasto arsenale di armi per combattere il crimine. Sono stati confermati infatti diversi poteri del giovane Miles, che faranno la propria comparsa nel corso del gioco.

I principali nemici del gioco saranno l’Underground e la Roxxon, mentre sullo sfondo assisteremo alla campagna elettorale della madre di Miles, da poco scesa in politica. Sarà presente anche la Oscorp, intenta a leccarsi le ferite dopo gli eventi del primo capitolo. 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.