Le Wachowski diregeranno il nuovo film di Matrix?

C’è grande fermento attorno a Matrix e alla possibilità che il franchise possa ripartire a distanza di tanti anni dall’ultimo film della trilogia originale.

Nelle ultime ore sono uscite notizie riguardanti il coinvolgimento di Michael B. Jordan nel ruolo di Morpheus, ma non è l’unica notizia al riguardo.

Se in un primo momento sembrava che le Sorelle Wachowski, creatrici del franchise, fossero esterne al progetto, nelle ultime ore si sono avute dichiarazioni in senso contrario al riguardo.

A parlare è stato Chad Stahelski, regista di John Wick 3 e stunt coordinator all’epoca di Matrix.

Il regista ha parlato nelle ultime ore sostenendo che le sorelle Wachowski sarebbero coinvolte all’interno del progetto. Le due filmmaker anzi sarebbero già state al lavoro sul “progetto Ice Cream”, il nome del film in fase di pre-produzione. Ritorno alle origini per Matrix dunque? Non è detto che le cose vadano così.

Matrix filosofia

Nelle scorse ore è infatti arrivata la smentita da parte dello staff dello stesso Stahelski. I collaboratori del regista hanno voluto sottolineare come i suoi commenti fossero solo un volo pindarico, uno scenario ipotetito nel quale avrebbero trovato una collocazione naturale le creatrici del franchise.

Pare proprio quindi che non ci sarà dato di vedere ancora una volta le Wachowski dietro la macchina da presa di un nuovo Matrix. Resta solo la debole possibilità che la smentita sia stata di circostanza, dovuta alla necessità di mantenere il maggior riserbo possibile attorno alla produzione della pellicola. Nel qual caso, ovviamente, non mancheremmo di riportarvi aggiornamenti al riguardo.

Nel frattempo vogliamo conoscere qual è il vostro parere! Cosa ne pensate del ritorno di Matrix? E chi vi piacerebbe vedere alla regia del film! Diteci che cosa ne pensate! Lasciateci un commento e partecipate con noi alla discussione.

(fonte: SlashFilm.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.