Wynona Ryder riporta alcune frasi antisemite di Mel Gibson e Netflix vuole escluderlo da un progetto

Nuova polemica su Mel Gibson, che ora rischia di veder sfumare una collaborazione con Netflix. Alcune frasi antisemite riportate da Winona Ryder ne sarebbero la causa.

Certo Gibson non è nuovo a simili uscite. Nel 2011 fece alcune dichiarazioni dello stesso tenore, e la sua ex compagna, la musicista russa Oksana Grigorieva, sosteneva che la relazione fosse finita per le sue affermazioni razziste.

Questa volta, tuttavia, le affermazioni sono particolarmente pesanti. La Ryder racconta che tutto sarebbe avvenuto nel 1995, alla festa di un amico dell’attrice interprete di Joyce Byers. Nel corso della serata sarebbe venuto fuori il discorso della sua fede ebraica. Gibson avrebbe quindi chiesto alla Ryder “Non sarai mica scappata a un forno?”. La frase contiene un riferimento fin troppo esplicito all’Olocausto e al modo con cui i nazisti bruciavano i prigionieri ebrei nei campi di sterminio.

Le parole di Mel Gibson sono pesanti come macigni, movio per cui Netflix ha scelto di escludere l’attore dal progetto del sequel di Galline in Fuga (Chicken Run), film del 2000 in cui il fu William Wallace doppiava il personaggio del gallo Rocky.

mel gibson netflix

Netflix ha da qualche tempo iniziato la pre-produzione del progetto, che sta venendo sviluppato da Aardman Animations, casa esperta nell’uso del claymation. Tuttavia, nel clima attuale degli Stati Uniti e con una rinnovata sensibilità a tematiche razziali le affermazioni di Gibson potrebbero costargli care.

Ovviamente, in una dichiarazione rilasciata alla fonte, Gibson avrebbe rigettato le accuse, sostenendo di aver interrotto i rapporti con la Ryder dal 2010. Affermazione che tuttavia non sembra smentire le parole dell’attrice riguardo alla frase pronunciata da Gibson.

Non sembra esserci tuttavia volontà di tornare indietro da parte di Netflix. Tuttavia vi aggiornaremo nel caso ci fossero novità.

(fonte: The Sun.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.