Il Metodo Kominsky 3: ci sarà una terza stagione su Netflix?

Il 25 ottobre il catalogo Netflix si è arricchito con la seconda stagione de Il Metodo Kominsky (The Kominsky Method 2), miniserie creata da Chuck Lorre con Michael Douglas e Alan Arkin protagonisti. La prima fu un grandissimo successo di pubblico e critica, e quindi questa nuova stagione era attesissima dai fan, che questo weekend si sono dedicati ad uno sfrenato binge watching, complice anche la struttura dello show, composto da 8 puntate di circa 25 minuti ciascuno (noi l’abbiamo vista e ne abbiamo parlato qui). Una volta terminata pure questa, però, è inevitabile chiedersi: ci sarà Il Metodo Kominsky 3? Ci sarà una terza stagione?

Al momento è difficile dare una risposta certa. Di buono c’è sicuramente il fatto che Netflix, pur non avendo rinnovato lo show ufficialmente, non lo ha neppure cancellato, lasciando di fatto le porte aperte a dei nuovi episodi. Al contempo fanno senza dubbio riflettere le modalità con cui Netflix e il protagonista Michael Douglas hanno di fatto trovato un accordo per la seconda stagione, poiché pare proprio che la piattaforma di streaming volesse cambiare un po’ il format ed aumentare il numero di episodi, passando da 8 a 13, trovando però le reticenze dell’attore, che alla fine ha avuto la meglio.

metodo kominsky 3
Come abbiamo detto su queste pagine, la seconda stagione non è stata all’altezza della prima, e si è barcamenata tra alti e bassi, tuttavia si tratta di uno show originale e piacevole da guardare, e sarebbe bello continuare a curiosare nelle vite dei protagonisti Sandy e Norman e della loro allegra e bislacca combriccola. Anche il finale di questa stagione lascia le porte aperte a Il metodo Komisnky 3, ma è probabilmente che – come spesso accade – Netflix voglia prima di tutto verificare i dati d’ascolto e assicurarsi che valga la pena realizzare degli ulteriori episodi.
Restiamo in attesa di nuovi sviluppi.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.