Microsoft Flight Simulator è probabilmente la migliore esclusiva Microsoft, e giocarci è un sogno

Sulla carta, Microsoft Flight Simulator non è un gioco per tutti, come ogni simulatore di volo d’altronde. Questo sembrava saperlo anche Microsoft, come sembrava sapere che cosa aveva per le mani, non essendosi spesa in una campagna di marketing martellante come per molti altri suoi titoli e che lo ha rilasciato, unico tra i giochi Microsoft Game Studios, solamente su PC. Eppure, sfido chiunque a vederne un trailer senza rimanere a bocca aperta.

L’avere il mondo intero nel proprio computer, il poter visitare posti conosciuti o posti nuovi, non avere nessun limite perché liberi di volare nel cielo, provare l’emozione di capire cosa significhi guidare un aereo di linea che abbiamo preso più e più volte o anche il voler effettivamente apprendere i rudimenti per poi cimentarsi nel volo nel mondo reale sono possibilità che si cominciano ad assaporare già guardando un video del gioco. 

L’aspirazione di Flight Simulator è di alzarsi dove nessun altro è mai arrivato, neanche i suoi predecessori, che già sembravano fantascienza all’epoca. Qui però siamo a un livello superiore a livello tecnologico, anche in rapporti ai giorni nostri, perché non abbiamo mai visto una cosa del genere, così ben eseguita ma anche così accessibile a ogni tipo di pubblico, sia esso quello degli appassionati di simulatori con i controller dedicati a casa, sia quello più casual che vuole giocare con controller o mouse e tastiera. 

C’è da divertirsi sia se si ha esperienza nel genere sia se l’obiettivo è quello di curiosare dentro la cabina di pilotaggio cercando di capire a cosa servono leve e indicatori, ma anche se si vuole solo finalmente visitare il Grand Canyon. 

Il primo merito di Microsoft Flight è infatti quello di essere un gioco in fondo accessibile, che ha i suoi momenti difficili e un tutorial non proprio all’altezza, ma che riesce ad aprirsi e farsi apprezzare da chiunque. Il tutorial è un po’ risicato, e sarebbe stato utilissimo avere una parte avanzata in grado di spiegare il funzionamento degli aerei più complessi, ma per l’utente base totalmente digiuno di simulazioni basta e avanza per spiccare il volo (e magari anche per atterrare intero) e perdersi nel turismo virtuale.

Già dal primo avvio il gioco ci chiede a che difficoltà vogliamo giocare, senza limitarsi a i classici facile, normale e difficile, ma permettendo di tarare l’esperienza in modo molto più sfaccettato. Nei fatti la curva di apprendimento non è così ripida, e già dopo pochissimo tempo saremo in grado di stare in aria e farci i nostri giretti per il mondo. 

Volendo però, l’asticella si può alzare a dismisura.

L’altro grande merito Microsoft Flight Simulator è poi quello di avere alla base un lavoro tecnico senza precedenti, che da solo vale il prezzo del biglietto e ci permette di sognare sul futuro dei videogiochi, e questo è sotto gli occhi di tutti a partire proprio dai trailer. Lo sviluppo è stato affidato ad Asobo Studio, che già aveva dimostrato di essere un signor team con Innocence: A Plague Tale, e che ora con un triplo salto carpiato si sposta su una simulazione di volo potenzialmente iper-complessa, senza accusare lo sforzo di un cambio di genere così marcato.

In Microsoft Flight Simulator è possibile esplorare tutto il mondo a bordo del proprio velivolo. Grazie all’utilizzo di foto satellitari, streaming di dati e intelligenza artificiale il team di sviluppo è riuscito a portarci dentro casa il pianeta, per intero. Senza entrare nel tecnico, vi basti sapere che verosimilmente potete trovare casa vostra nel gioco.

Sorvolare Roma riconoscendone le vie, con le macchine che passano nelle strade, è una sensazione incredibile che nessun videogioco offre. Allo stesso modo abbassarsi di quota su una delle tante meraviglie naturalistiche del nostro pianeta che probabilmente mai vedremo nella nostra vita è un qualcosa che ci mostra in prospettiva le possibilità offerte dal medium, e non può che stupire e far sognare.

Questo Asobo e Microsoft lo sanno, e infatti il gioco offre percorsi naturalistici che ci permettono di andare ad esplorare e scoprire le bellezze del nostro pianeta. Ovviamente così tanto materiale ha un prezzo, sia in termini di hardware che di connessione internet. Microsoft Flight Simulator non è un gioco leggero, serve un PC piuttosto prestante per riuscire a giocarci, e soprattutto è necessaria una buona connessione a internet.

I dati di gioco pesano infatti 2.5 petabyte, e sarebbe impossibile per chiunque un’installazione di questo tipo. Così il gioco streamma continuamente dati, in modo da poter caricare tutto il necessario che non starebbe su nessun hard disk sul mercato. Si può giocare anche offline, perdendo però molto, anche perché il gioco interagisce con il mondo reale anche mostrando il traffico aereo e le condizioni meteo esistenti nel momento in cui si sta giocando. Idealmente potete seguire in game l’aereo del vostro amico che sta per atterrare nella realtà, per dire.

Dopo i vari tentativi di sfruttare i server Azure, finalmente Microsoft riesce a metterli a regime con un videogioco, e i risultati sono eccellenti. Il livello di dettaglio, anche quando si scende a bassa quota, è fantastico, e il modo in cui il velivolo interagisce con l’ambiente e le varie fonti di illuminazione è qualcosa di mai visto, soprattutto in qualcosa di questa portata. 

microsoft flight simulator recensione

Vedere Microsoft Flight Simulator solo come un simulatore è infatti riduttivo, e non perché non lo sia e non sia eccellente in questo, ma perché il pensare come le tecnologie applicate potranno essere sfruttate in futuro non può che far girare la testa e sognare più di qualsiasi conversazione su ray tracing e SSD estremamente prestanti.

Se un’IA ben allenata può far spuntare il mondo da fotografie satellitari e lo streaming permette di avere 2.5 petabyte di dati con un’installazione da 150GB, cosa succederà nei prossimi anni? È veramente ancora incredibile pensare di giocare senza hardware con Stadia, quando il cloud permette anche cose come farci esplorare mappe di queste dimensioni?

Non è solo questo però a stupire, perché più che le tecnologie che sostengono l’infrastruttura è poi importante vedere in cosa queste si risolvono. Microsoft Flight Simulator è uno spettacolo per gli occhi. Le città sono estremamente dettagliate, ma anche i paesaggi naturali non scherzano. Anche scendendo di quota è impossibile non restare a bocca aperta dal livello di dettaglio di una mappa che, ricordiamo, rappresenta il mondo intero in scala 1:1. Ci sono praticamente tutti gli aeroporti del mondo, ci sono una quantità incredibile di città – e non parlo solo di capitali o grandi centri. 

Ma anche alzandosi in volo c’è da farsi venire le lacrime agli occhi. Le nubi volumetriche hanno una consistenza reale, i colori del cielo sereno riempiono il cuore e i lampi accecano e spaventano. Volare alti è meraviglioso, sia quando non vediamo nulla perché circondati da nubi sia quando le superiamo, guadagnando di nuovo la vista del mondo sottostante che di notte illumina la carlinga dell’aereo se siamo abbastanza vicini al suolo, o ritrovando le stelle, rappresentate correttamente a seconda del punto del mondo dove ci troviamo. 

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La questione è che ci sono una miriade di accortezze e finezze in Microsoft Flight Simulator che è impossibile elencarle, e contemporaneamente non facendolo si sente di non rendere giustizia al mastodontico lavoro svolto nella realizzazione del gioco. Ogni dettaglio è stato tarato per rappresentare il più finemente possibile la realtà, e questo vale tanto per la difficoltà di pilotare in mezzo a una tempesta quanto per il movimento delle gocce di pioggia sul vetro, oppure per la resa delle strumentazioni degli aerei curati fino all’ultimo bullone. 

Probabilmente in questo caso, l’unico a memoria, basterebbero i risultati tecnici da next-gen e oltre e la possibilità di esplorare il mondo per fare di Microsoft Flight Simulator un grande gioco.

Nonostante questo però, il titolo di Asobo offre molto di più oltre la ricerca del realismo e la possibilità di fare turismo per chiunque voglia cimentarsi con i soli ultraleggeri. Gli aerei più grandi offrono una sfida ulteriore, così come le condizioni meteo avverse rendono davvero impossibile la navigazione se non si è in grado di leggere correttamente gli strumenti, e di utilizzarli a proprio vantaggio (e a vantaggio della sopravvivenza di ipotetici passeggeri). 

I movimenti dell’aereo in mezzo a una tempesta sono imprevedibili, e la fisica dell’aereo sembra reagire (uso “sembra” in quanto non ho mai guidato un aereo in vita mia, ndr) realisticamente a ogni sollecitazione esterna. Se cercare di gestire le correnti nel tutorial è facile, far star dritto un Boeing Intercontintal non è esattamente la stessa cosa. Allo stesso modo, capire quali comandi fanno cosa nella semplice plancia di un ultraleggero è cosa diversissima da capire la strumentazione futuristica di un aereo di linea. 

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Ad ognuno il suo, però. Il loop di gioco è, tolte le sfide e i percorsi naturalistici offerti da Microsoft, semplicemente quello di scegliere un aeroporto di partenza e uno di arrivo, e mettersi in volo. Se con il Cessna di base è divertente decollare da un piccolissimo aeroporto e volare a vista per guardare dall’alto città e monumenti, con un aereo più grande possiamo pensare di sorvolare l’Atlantico. Chiaramente il divertimento di riuscire a fare una tratta così difficile – magari con il meteo e il traffico aereo in tempo reale – interagendo con la torre di controllo e gestendo un bestione così complesso e tecnologicamente avanzato è ben diverso da quello che si prova guidando un piccolo aereo sopra Napoli. 

La cosa incredibile è come Microsoft Flight Simulator funzioni perfettamente in entrambi i modi, risultando in qualcosa di mai visto prima: un parco giochi grande come il mondo. E nei parchi giochi ci si può rilassare bevendo una birra o provare un brivido sulle montagne russe. 

In ultimo, c’è la questione aspettative. Microsoft Flight Simulator è infatti pensato come un game as a service, e le promesse per i futuri update sono già piuttosto corpose, tra ray tracing e supporto per la VR. Ma ovviamente vedremo anche nuovi aerei, mentre il gioco dovrebbe aggiornarsi con le modifiche che interverranno nel mondo reale.Il potenziale è chiaramente illimitato, ed è difficile pensare a qualcosa che non sarebbe possibile introdurre in un’opera così grande e ambiziosa. 

Nonostante il suo rivolgersi teoricamente – e solo teoricamente – solamente a una nicchia di giocatori, Microsoft Flight Simulator è probabilmente la migliore esclusiva Microsoft, e sempre nonostante il pubblico di riferimento teorico, è un gioco che non può che piacere a tutti. Per motivi diversi, con ritmi diversi. 

 

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.