Quali sono le migliori serie di fantascienza (sci-fi) da vedere su Sky e Now TV?

Seppur modificando in continuazione il proprio palinsesto, Sky ha sempre ammiccato al mondo fantascientifico. Sin dai gloriosi tempi di Lost, numerose serie dagli echi sci-fi hanno popolato i canali e la piattaforma on demand di Rupert Murdoch.

Grazie soprattutto alle produzioni griffate HBO, Sky (e di conseguenza Now TV) si illumina di coscienze artificiali, poteri sovrannaturali, realtà post apocalittiche e scenari indesiderabili, ipotetici ma incredibilmente vicini alla nostra quotidianità.  

Ma quali sono le stelle sci-fi che brillano su Sky? Salite a bordo, in questo viaggio che porterà alla scoperta delle migliori serie di fantascienza su Sky (e Now TV).

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Anna

La dialettica tra Niccolò Ammaniti e il piccolo schermo è diventata sempre più proficua. Dopo aver assaporato la settima arte, con le trasposizioni griffate Salvatore di Come Dio Comanda e Io non ho paura, lo scrittore romano ha approcciato il mondo televisivo nel 2017, scrivendo e dirigendo per la prima volta la serie prodotta da Sky Il miracolo. La collaborazione con Sky continua nel 2021, con la trasposizione del suo ultimo romanzo, Anna.

La storia, scritta in tempi ampiamente non sospetti, ha inquietanti echi della recente, tragica quotidianità. Nel 2016  una malattia chiamata “rossa” si diffonde rapidamente nel mondo e causa sterilità e morte dei contagiati. Il virus colpisce tutti dal momento della pubertà in poi, lasciando quindi immuni i bambini. In un mondo post-apocalittico i più giovani se la dovranno cavare, cercando di sopravvivere in una realtà priva di ogni comfort pre-pandemico. La serie, composta da sei episodi, segue le vicende della tredicenne Anna, che, dopo la morte della madre, deve proteggere ed educare il fratellino Astor. Ben distante dai bassi standard qualitativi delle produzioni nostrane, Anna si è rivelata una delle migliori serie di fantascienza presenti su Sky (e Now TV).

Westworld

Qual è il vero volto di Westworld? Dopo tre stagioni il pubblico, che è stato rapito dalla bellezza dei primi episodi, se lo continua a chiedere come un mantra. Il profondo e spiazzante racconto fantascientifico pieno di echi filosofici della prima stagione, il labirinto narrativo della seconda o la svolta action e più “accessibile” della terza? Tantissimi volti, completamente diversi tra loro, capaci di generare una fitta coltre nebbiosa che cela la vera essenza della serie. Eppure nel 2016 sembrava di rivivere quel senso di fascino e mistero intellettuale che aveva contraddistinto Lost per anni.

La serie prende il via in un futuro imprecisato ed è ambientata all’interno di un avveniristico parco di divertimenti, che ricrea, tramite una tecnologia sopraffina, il vecchio west. All’interno del parco, popolato da figuranti robotici identici in tutto agli esseri umani, i visitatori possono dare sfogo ad ogni fantasia. In Westworld non c’è legge e morale. Tutto è concesso, anche stravolgere completamente l’idea di fondo della serie.

Raised by the wolves – Una nuova umanità

Creata da Aaron Guzikowski e prodotta da Ridley Scott, che ha diretto i primi due due episodi, Raised by Wolves – Una nuova umanità è un viaggio fantascientifico che si incunea in una dimensione densa di misteri e domande irrisolte.  Religione, scienza, rapporti umani, filosofia, genitorialità, economia. Sono tante le direzioni in cui la serie si muove, nell’ombra di un pessimismo cosmico pronto a macchiare anche le generazioni di un futuro imprecisato, che, seppur tecnologicamente avanzato, ricade negli stessi errori che accompagnano da sempre l’intera umanità.

Il fanatismo e le sue innumerevoli nefaste conseguenze sono alla base di Raised by Wolves, la cui storia si focalizza sulla vita di due androidi che devono crescere dei bambini umani su un pianeta, la cui vita e colonizzazione viene osteggiata a causa di forti ostilità tra diversi credi religiosi.

La mano e, soprattutto, la mente di Ridley Scott si vedono eccome e l’impronta del regista permea ogni scelta narrativa e stilistica di una delle migliori nuove serie di fantascienza offerte da Sky.

The Leftovers – Svaniti nel nulla

Il nome di Damon Lindelof vi ricorda qualcosa? Idolatrato per anni per aver sceneggiato Lost, fu bersagliato da feroci critiche provenienti da ogni meandro del web per aver scritto uno dei finali più controversi del piccolo schermo. Dopo alcuni passi falsi, la carriera di Lindelof sembrava ad una strada chiusa, senza possibilità di ritorno. Poi La rinascita. Il movimento d’ali della fenice che ha riportato sulla retta via televisiva Lindelof ha un nome: Leftovers.

Non è stato semplice (ri)entrare nel cuore degli spettatori: il nuovo progetto di Lindelof ha un’architettura narrativa non semplice, merita un’attenzione attiva e, come un buon vino, va fattarespirare per poterla apprezzare nel migliore dei modi. Leftovers prende il via con un incipit drammatico:: il 2% della popolazione mondiale svanisce all’improvviso, senza alcun preambolo o spiegazione. Le conseguenze che coinvolgono il 98% dei sopravvissuti sono emotivamente difficili da gestire: la dipartita è non ha spiegazione, sfugge da ogni logica.

Il grande merito di Leftovers e ciò che la rende una delle migliori serie di fantascienza (sci-fi) di Sky è quello di scatenare da una vicenda e narrazione surreale un’esperienza viscerale, sentimentalmente potentissima. Perché, come amava affermare Buñuel, non c’è bisogno di spiegare con la ragione ogni cosa.

Migliori serie di fantascienza su Sky e NOW TV: The Nevers

Agosto 1896. Ci troviamo nella Londra vittoriana, quando un inspiegabile evento sovrannaturale alcune persone, donne soprattutto, iniziano a palesare poteri straordinari. Coloro che possiedono queste qualità sovrannaturali vengono definiti “Toccati” e vengono ben presto osteggiati ed emarginati dalla società. A capo di questo gruppo ci sono Amalia True e Penance Adair, sotto la cui guida il gruppo dovrà affrontare numerose forze malvagie che vogliono eliminarli.

Gli elementi che potrebbero rendere The Nevers una delle migliori serie di fantascienza griffate Sky sono molteplici: la produzione di HBO, la libertà creativa lasciata a Joss Whedon, una credibile atmosfera steampunk e una miriade di colpi di scena. La prima parte della stagione ha convinto, ma senza raggiungere le vette di eccellenza a cui da anni ci ha abituato l’HBO. Il finale della mid season però lascia davvero ben sperare.

Leone Auciello
Secondo la sua pagina Wikipedia mai accettata è nato a Roma, classe 1983. Come Zerocalcare e Coez, ma non sa disegnare né cantare. Dopo aver imparato a scrivere il proprio nome, non si è mai fermato, preferendo i giri di parole a quelli in tondo. Ha studiato Lettere, dopo averne scritte tante, soprattutto a mano, senza mai spedirle. Iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2006, ha collaborato con più di dieci testate giornalistiche. Parlando di cinema, arte, calcio, musica, politica e cinema. Praticamente uno Scanzi che non ci ha mai creduto abbastanza. Pigro come Antonio Cassano, cinico come Mr Pink, autoreferenziale come Magritte, frizzante come una bottiglia d'acqua Guizza. Se cercate un animale fantastico, ora sapete dove trovarlo.