La Mostra d’arte internazionale del cinema di Venezia stabilisce il suo record di biglietti venduti

C’è voglia di cinema nell’aria, come dimostra il risulato ottenuto dalla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che ha da poco stabilito un record di biglietti venduti. Sono già più di ventimila i biglietti venduti per il festival, andato quasi sold-out considerata la capienza ridotta per via delle disposizioni sanitarie in materia di prevenzione del Covid-19.

Delle novantatrè proiezioni in programma per l’evento, che si terrà dal Primo Settembre fino all’11, sono già diverse le proiezioni andate esaurite. Tra queste spicca il caso di Dune, film di Denis Villeneuve. A darne notizia una settimana fa era stato Alberto Barbera, direttore artistico dell’evento, il quale aveva scritto su Twitter “La richiesta di biglietti per Dune supera di moltissimo la disponibilità dei posti (che ricordo è ridotta del 50% causa Covid). Sono molto dispiaciuto per la delusione di tanti”.

mostra cinema venezia

Il cinema ai tempi del Covid-19: anche la Mostra di Venezia si adegua alle disposizioni sanitarie

Sarà la seconda edizione della mostra d’arte cinematografica a svolgersi in tempo di pandemia. Questo, ovviamente, ha costretto gli organizzatori a provvedere a una serie di precauzioni per evitare la diffusione del contagio. Pur con i progressi dovuti alla campagna vaccinale, che permetteranno l’apertura al cinquanta percento delle sale, saranno diverse le disposizioni necessarie per poter vivere il festival in sicurezza.

Prima tra tutte la necessità di tenere, per il secondo anno consecutivo, il red carpet “al riparo”, dietro a uno schermo protettivo che isolerà ospiti e delegazioni dagli spettatori. Il tradizionale bagno di folla è così rimandato a tempi migliori. Nonostante questo, l’impressione è che lo svolgersi dell’evento di questo 2021 costituirà un piccolo passo in avanti per il ritorno alla normalità.

(fonte: Ansa)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.