Reed Hastings parla della rivalità tra Disney e Netflix

Nel corso di una lunga intervista con The Hollywood Reporter Reed Hastings ha parlato dell’obiettivo di Netflix: competere con Disney nel campo dell’animazione.

Il chairman della compagnia di streaming ha messo in chiaro quale sia la grande ambizione della sua azienda. Essere in grado di battere il colosso dell’intrattenimento fondato da Walt Disney.

“Vogliamo battere la Disney nell’animazione per famiglie”, ha affermato Hastings quando gli è stato chiesto quale area di programmazione ritiene più importante padroneggiare per il colosso dello streaming, che rilascia centinaia di titoli in tutto il mondo ogni anno. “Ci vorrà del tempo. Voglio dire, loro sono davvero bravi”.

Hastings ha poi continuato “Siamo entrambi molto concentrati sulla creazione del nostro gruppo di animazione e, sai, è una competizione amichevole. Vogliamo entrambi creare storie incredibili per i consumatori e vogliamo essere in grado di alzare il livello in quell’area. Sappiamo chi saranno sfidante e concorrente per i prossimi 50 anni”.

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Parlando di Bob Iger, CEO della Disney, Hastings lo ha descritto come un modello da seguire, definendo se stesso “un Bob Iger wannabe“. Ha tuttavia aggiunto “non intendo svegliarmi alle quattro del mattino ogni giorno“, scherzando sugli orari tipici del numero uno di Disney.

Un’altra questione interessante posta dall’intervista ha riguardato il mondo dei videogame. Alla domanda se possa esserci spazio per un simile prodotto nel catalogo, la risposta di Hastings è stata la seguente.

“In linea di principio? Sì. Ma le aziende di Hollywood hanno cercato per lungo tempo di essere parte integrante del settore dei giochi e non ha funzionato. Ci sono abbastanza differenze tra le forme d’arte in questione. Perciò è piuttosto impegnativo. Abbiamo la nostra serie interattiva come Bandersnatch, ma non credo che qualcuno lo considererebbe alla stregua di un videogioco”.

(fonte: The Hollywood Reporter)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.