Dopo il licenziamento di Shia Labeouf, Olivia Wilde parla della sua politica del “No str**zi sul set” e delle differenze tra il ruolo di attrice e regista

Olivia Wilde è impegnata sul set del suo secondo film da regista, chiamato Don’t Worry Darling, e sembra ormai avere le idee piuttosto chiare per quanto riguarda le differenze tra il ruolo di attrice e quello di regista, e il recitare e dirigere in generale.

In particolare nei giorni scorsi si è parlato molto del suo ultimo film per via del licenziamento di Shia Labeouf per via del presunto pessimo comportamento dell’attore sul set, e ora l’attrice e regista ha parlato di una sua particolare politica durante una recente intervista, che lei chiama “Niente str**zi sul set”.

“La regola del “no str**zi” mette tutti sullo stesso livello. Per anni ho notato che la gerarchia che sul set separa gli attori dalla troupe in questo modo così strano, non serve a nessuno. Credo che anzi, agli attori faccia piacere saperne di più su quello che succede con la messa a fuoco, quando si cambiano le lenti. Ma l’idea di non disturbare gli attori e tenerli separati e non guardarli, credo che renda tutti molto più ansiosi”.

olivia wilde

Olivia Wilde ha poi continuato, raccontando di un consiglio ricevuto da un importante regista, che però ha deciso di non seguire: “Una volta qualcuno che è un attore e regista stimato e affermato in questa industria, mi ha datto un consiglio davvero orribile, che però mi ha aiutato, perché sapevo che avrei dovuto fare esattamente il contrario. Mi ha detto “Ascolta, per farti rispettare sul set devi fare tre litigi al giorno. Tre grandi litigate che facciano in modo da far capire a tutti chi è che comanda. Sii un predatore”. Questo è esattamente l’opposto del mio metodo, e non voglio averci a che fare.”

Che ne pensate delle sue parole?

(Fonte: Variety)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.