Peaky Blinders chiude: in arrivo l’ultima stagione. Avremo uno spin-off?

BBC ha brutte notizie per i fan di Peaky Blinders: la sesta stagione dello show sarà infatti l’ultima prima della chiusura. La notizia è arrivata nelle scorse ore tramite il creatore dello show, Steven Knight.

Knight ha rilasciato questo lunedì una dichiarazione. Peaky è tornato e con il botto. Dopo il ritardo di produzione forzato dovuto alla pandemia di Covid-19, troviamo la famiglia in estremo pericolo e la posta in gioco non è mai stata così alta. Crediamo che questa sarà la serie migliore di tutte e siamo sicuri che i nostri fantastici fan la adoreranno. Mentre la serie TV volge al termine, la storia continuerà in un’altra forma“.

Da un lato è abbastanza chiaro cosa voglia dire il messaggio. Diremo addio a Peaky Blinders alla fine della prossima stagione. Per contro è decisamente più difficile comprendere cosa intenda Knight parlando di una nuova forma per la storia.

Le parole dell’autore lasciano intendere che questa non sarà la fine del franchise. Potremmo quindi assistere a uno spin-off di qualche altro tipo, forse un film o un proseguimento in un formato diverso da quello visivo, magari cartaceo. Al momento è difficile dire ciò che vedremo in futuro.

Al riguardo si è espressa anche la produttrice esecutiva dello show, Caryn Mandabach.

“Insieme ai nostri meravigliosi e solidali partner della BBC e Netflix, abbiamo lavorato diligentemente per assicurarci di poter riportare Peaky in sicurezza in produzione. La sicurezza del nostro cast e della troupe è sempre la nostra priorità. Grazie a tutti i fan di “Peaky” che sono stati così solidali e pazienti. Le sceneggiature di Steve sono incredibili e segnano la fine di una storia epica che ha affascinato il pubblico sin dal suo inizio nel 2013, ma il mondo di Peaky Blinders continuerà sicuramente a vivere“.

(fonte: ComicBook.com)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.