Peter Capaldi ha lavorato sia su Doctor Who che su The Suicide Squad di James Gunn, e ha recentemente parlato delle differenze tra le due produzioni

Peter Capaldi ha parlato durante una recente intervista, delle differenze tra due produzioni come Doctor Who e The Suicide Squad alle quali ha partecipato, entrambe molto amate dal pubblico, ma profondamente diverse tra loro, per ragioni principalmente… economiche.

Capaldi infatti ha interpretato il Dodicesimo Dottore dal 2013 al 2017, e nella nuova versione di The Suicide Squad diretta da James Gunn, interpreterà il personaggio del Pensatore, e ha messo a paragone le battaglie contro gli alieni in Doctor Who contro quelle decisamente più grandi affrontate nel cinecomic DC, spiegando che tutto era estremamente diverso, anche a livello di qualità dei costumi.

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Doctor Who vs The Suicide Squad: le parole di Peter Capaldi

“The Suicide Squad era totalmente diverso da Doctor Who, perché era semplicemente molto più grande. Voglio dire, tutta la produzione era più grande e avevamo questo cast incredibile: mi giravo e vedevo Margot Robbie, Idris Elba e John Cena e David Dastmalchian, ed era semplicemente un gruppo di persone fantastiche con cui ritrovarsi. E poi c’erano un sacco di soldi in più! Con Doctor Who non ne avevamo abbastanza, tutto cadeva a pezzi, gli oggetti di scena e i costumi dovevano essere tenuti fermi con il nastro adesivo, il velcro e cose così. Qui tutti appaiono belli come nella vita reale, non indossano roba tenuta su con gli spilli”.

Insomma, è ovvio che in una produzione grande come un cinecomic DC ci siano enormi differenze rispetto a una più piccola come quella di uno show televisivo, eppure per Peter Capaldi parte del fascino di Doctor Who era proprio nella sua natura low-budget, una delle cose che ha più amato dello show: “Non c’erano mai abbastanza soldi, ma le idee spesso erano davvero speciali”.

Che ne pensate delle sue parole?

(Fonte: Screen Rant)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.