James Gunn la tocca piano: parole importanti per il suo The Suicide Squad

Non si può certo dire che James Gunn ci sia andato leggero nella promozione di The Suicide Squad. Il regista ha parlato con enfasi del suo nuovo film e lo ha definito, senza mezzi termini, come il suo tentativo di realizzare l’esperienza cinecomic definitiva. Parole importanti, che sicuramente faranno discutere i fan, al netto del successo ottenuto dalla pellicola presso la critica specializzata.

“Davvero, volevo solo fare il film di fumetti definitivo di tutti i tempi. Perciò ho creato The Suicide Squad, basato su uno dei miei libri preferiti di John Ostrander su un gruppo di supercriminali davvero schifosi, usati come carne da macello dal governo degli Stati Uniti. Un gruppo di Black Ops votati al suicidio, dove la maggior parte di loro alla fine muore per davvero. Questo gruppo di membri della Suicide Squad viene spedito a Corto Maltese, un’isola immaginaria al largo della costa dell’Argentina, per cercare di fermare un’insurrezione”.

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Il cinecomic definitivo di James Gunn: cosa sappiamo di The Suicide Squad?

Di seguito vi riportiamo la sinossi ufficiale del film.

“Benvenuti all’inferno – alias Bell Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono tenuti i peggiori supercriminali e faranno di tutto per uscirne, anche unirsi al super segreto, super oscuro progetto Task Force X. L’incarico “fallo-o-muori” di oggi? Mettere insieme una raccolta di sgherri, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn. Quindi armarli pesantemente e rilasciarli (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, invasa dal nemico”.

Dopo l’abbandono del progetto da parte di David Ayer e, successivamente, anche di Gavin O’ Connor, James Gunn subentrò alla guida di quello che doveva inizialmente essere un sequel del Suicide Squad del 2016- La scelta di Gunn è stata quella di operare un radicale reboot del film. Staremo a vedere se questa decisione avrà pagato.

(fonte: ScreenRant)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.