The Suicide Squad: James Gunn avrebbe dovuto dirigere Superman?

Da Superman a The Suicide Squad il passo può essere più breve del previsto, almeno stando a quanto afferma James Gunn. Ricorderete tutti il periodo del licenziamento del regista da parte della Disney, con i Marvel Studios alla disperata ricerca di una mediazione. In quel contesto si inserì Warner Bros. La major cinematografica tuttavia non cercò subito di convincere Gunn a realizzare Suicide Squad.

“Quando vennero da me all’inizio il discorso era tutto un ‘Superman, Superman, Superman!'” ha spiegato il filmmaker. “Io gli ho detto di no, e allora hanno rilanciato proponendomi Suicide Squad”. La cosa inattesa è che Gunn ha deciso di declinare, almeno iniziamente, l’offerta per dirigere anche questo film.

“Poi ho pensato: ok, lasciatemi pensare. Perché ho adorato la Suicide Squad dei fumetti. Quindi ho chiesto cosa avrei dovuto tenere dall’ultimo film. E mi hanno detto che non dovevo tenere nulla. Potevo tenere l’intera squadra, oppure non tenere nessuno della squadra. Hanno sottolineato quanto amassero Margot Robbie, e che gli sarebbe piaciuto Margot fosse coinvolta di nuovo, ma che non era necessario tenerla. Potevo ricominciare da zero, volendo.'”

Alla fine la scelta di Gunn è stata quella di attuare un film che fosse a metà strada tra il sequel e il reboot, creando una pellicola che non sarebbe stata nessuno dei due. Oltre alla Harley Quinn di Margot Robbie sono rimasti Rick Flag (Joel Kinnaman), Captain Boomerang (Jai Courtney), e Amanda Waller (Viola Davis).

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The Suicide Squadd: la sinossi del film di James Gunn

Di seguito vi riportiamo la sinossi ufficiale del film.

“Benvenuti all’inferno – alias Bell Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono tenuti i peggiori supercriminali e faranno di tutto per uscirne, anche unirsi al super segreto, super oscuro progetto Task Force X. L’incarico “fallo-o-muori” di oggi? Mettere insieme una raccolta di sgherri, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn. Quindi armarli pesantemente e rilasciarli (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, invasa dal nemico”.

Dopo l’abbandono del progetto da parte di David Ayer e, successivamente, anche di Gavin O’ Connor, James Gunn subentrò alla guida di quello che doveva inizialmente essere un sequel del Suicide Squad del 2016- La scelta di Gunn è stata quella di operare un radicale reboot del film. Staremo a vedere se questa decisione avrà pagato.

(fonte: ScreenRant)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.