Un nuovo State of Play ci mostrerà le novità per PlayStation?

In attesa che Sony sveli al grande pubblico l’escusiva per PlayStation di Naughty Dog, l’atteso The Last of Us Part II, sembra sempre più prossimo uno State of Play.

La suggestione arriva da un particolare messaggio che è stato postato sul profilo Twitter britannico della console. Una immagine semplice, quella di un dito pronto a premere un pulsante con l’effetto sonoro dell’accensione. Eppure tanto è bastato ai fan per scatenarsi in teorie e immaginare annunci importati per questo ultimo periodo di vita della console, dato che molti fan attendono già l’annuncio di Ps5 e Ps5 Pro in questi giorni.

Di seguito ecco il Tweet “incriminato”.


Quale sia il significato è difficile dirlo, così come non è chiaro quali possano essere gli annunci attesi nei prossimi giorni che uno State of Play realizzerà per PlayStation 4 e Ps4 Pro.

Quello che sappiamo per certo  è che il 24 Settembre ci sarà la presentazione al grande pubblico di The Last of Us Part II. C’è da chiedersi se questa possa essere l’occasione per annunciare il prossimo State of Play. Ovviamente non mancheremo di aggiornarvi appena sarà possibile.

Nel frattempo c’è chi ha teorizzato che Sony sia pronta ad annunciare Ps5 e addirittura Ps5 Pro.

Questo almeno è quanto sostiene l’utente di ResetEra Daniel Ahmad, il quale si dice certo che Settembre possa essere un mese di grandi annunci per il colosso Giapponese. Ovviamente si tratta solo di speculazioni. Raccomandiamo quindi ai nostri lettori prudenza nell’approcciarsi a queste fonti. Nonostante tutto vi aggiorneremo non appena emergerà qualche possibile novità al riguardo.

Nel frattempo a voi la parola! Quali titolo per PlayStation 4 vorreste vedere in uno State of Play? Ditecelo con un commento!

(fonte: PushSquare.com)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.