The Pokémon Company ottiene la vittoria sui leaker: la causa legale si conclude

Giustizia è servita, potremmo dire: i leaker che in passato spoilerarono numerose immagini di Spada e Scudo hanno perso la causa legale intentata da The Pokémon Company.

Se ricorderete il 2019 l’uscita dei giochi Pokémon di Ottava Generazione venne flagellata dagli spoiler. Fin troppo spesso delle immagini dei nuovi Pokémon, le loro evoluzioni e le forme alternative furono date in pasto alla rete. Questo, da un lato, portò a una serie di commenti della rete che ebbero come conseguenza delle minacce di morte a Junichi Masuda.

Dall’altro tolsero moltissimo hype verso la nuova coppia di giochi. Per i giocatori di Spada e Scudo non ci fu quasi nulla di nuovo da scoprire, cosa che inevitabilmente portò anche a un minor gradimento del gioco. The Pokémon Company riuscì a risalire a due dei leaker che causarono questo problema. Si trattava di persona che avevano ottenuto accesso a materiale esclusivo, delle guide strategiche di Spada e Scudo, in anteprima. Il ricorso alle vie legali appariva quindi inevitabile.

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Quanto costano quindici minuti di gloria? La sentenza che pone fine alla causa legale tra The Pokémon Company e i leaker

In questi giorni è quindi arrivata la sentenza. I leaker dovranno pagare a The Pokémon Company 150,000 $ a testa per danni materiali e per il pagamento delle spese processuali. La condizione di uno dei due leaker è ulteriormente aggravata dal fatto di essere stato un dipendente della compagnia al momento della diffusione delle immagini, avvenuta attraverso una chat di Discord.

Non si tratta dell’unica falla vista all’interno del sistema, considerato che in passato The Pokémon Company fu costretta a mettere sulla propria lista nera un sito portoghese con cui collaborava per aver fatto la stessa cosa. C’è da chiedersi se quanto avvenuto con Spada e Scudo sia stato una lezione per la società.

(fonte. Polygon)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.