Scarlett Johansson dice la sua sulla Fase 4

Nel panel della Marvel al Comic-Con di San Diego Scarlett Johansson ha detto la sua su ciò che vedremo nell’imminente Fase 4.

L’attrice ha voluto parlare non solo del film sulla Vedova Nera, standalone che la vedrà protagonista, ma anche del futuro di tutto il Marvel Cinematic Universe.

La prima curiosità riguardante la sua pellicola riguardava il destino di Natasha Romanoff all’interno di Endgame. L’attrice ha ammesso di non ricordare se Feige le avesse annunciato prima il finale del film dei fratelli Russo oppure se le avesse confermato il film dedicato al suo personaggio. “Credo che le notizie siano arrivate contemporaneamente. Il tempo è un’illusione” ha detto la Johansson. “E se devo essere sincera non ricordo bene come siano andate le cose. I ricordi tendono a sovrapporsi“.

Black Widow Scarlett Johansson

Molta curiosità anche per quanto riguarda gli impegni di Scarlett con il Marvel Cinematic Universe. In molti si sono chiesti se il prossimo film sarà anche l’ultimo dell’attrice, domanda sulla quale la Johannson non sembra avere intenzione di sbilanciarsi. “Se sopravvivo alle riprese di questo film, forse“, ha scherzato sul suo potenziale ritorno. “Questa è la risposta più vaga che potrei mai dare”.

Sempre sul futuro l’attrice ha detto la sua sul Marvel Cinematic Universe. Un futuro roseo. Letteralmente, vista la massiccia presenza femminile all’interno delle varie produzioni.

“Il futuro è donna per la Marvel” ha detto l’attrice “Poter lavorare con queste interpreti è straordinario. E sì, ci saranno anche un paio di uomini”.

Black Widow sarà il primo film a inaugurare la Fase 4 del MCU. La pellicola, diretta da Cate Shortland,  attualmente è in lavorazione e uscirà al cinema dal Primo Maggio del 2020.

(fonte: ComicBook.com)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.