Quali anime meriterebbero un remake o una seconda stagione?

Recentemente gli appassionati di anime più grandicelli hanno ricevuto un lietissimo annuncio: il remake anime di uno degli shonen più amati di sempre, Shaman King, vedrà la luce nel 2021! Una sorpresa più che gradita, che si va ad aggiungere alla lista sempre più crescente di remake anime.

Negli ultimi anni, infatti, sempre più classici stanno ricevendo svecchiamenti o adattamenti che rendono giustizia all’opera manga originale; degli esempi possono essere il recente Fruits Basket, Devilman Crybaby, oppure ancora Sailor Moon Crystal. Ma quali potrebbero essere delle altre serie che meritano un remake anime o comunque una seconda vita? Ecco a voi una lista che risponde a questa domanda!

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Nana  

Nana è indubbiamente uno degli shuojo/josei più amati di tutti i tempi. La trama, i personaggi e i loro rapporti risultano molto maturi e moderni per gli anni in cui è stato pubblicato e ha guadagnato molta trazione, risultando particolarmente amato proprio in Italia. La trama – intensa, passionale e struggente – risulta essere molto più di una semplice storia di amicizia o d’amore. Purtroppo, però, il capolavoro di Ai Aizawa risulta tutt’oggi incompiuto.

Il manga di Nana, infatti, si interrompe proprio in un punto catartico della trama, senza risolvere mai i vari conflitti e tensioni che si erano venuti a creare. La mangaka, per ora, non sembra per nulla intenzionata a riprendere in mano il progetto. Un eventuale remake anime, quindi, non servirebbe tanto a dare una conclusione all’opera, tanto quanto a darle una passata di lucido e portare anche all’attenzione di nuovi appassionati del genere questo capolavoro.

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Berserk

Per i fan del capolavoro di Kentaro Miura – tutt’oggi incompiuto – la reazione istintiva all’annuncio di una trasposizione di Berserk è stringere i denti e prepararsi al peggio. Ad oggi, infatti, questa opera non ha ancora ricevuto un adattamento degno del suo nome e ha lasciato il pubblico a bocca asciutta. Dopo una trasposizione incompleta e ormai vetusta, una trilogia di film che ha lasciato i fan scontenti per la quantità di materiale originale tagliato e l’adattamento del 2016 in CGI (universalmente riconosciuto come uno dei peggiori mai fatti), ormai sembra che sperare in una trasposizione animata di Berserk che renda giustizia all’opera originale sia una battaglia persa.

Ma è proprio tutto ciò a rendere Berserk più che meritevole di un adattamento soddisfacente. L’opera originale, il protagonista, il fandom: tutti hanno sofferto troppo. È ora di un remake anime che si attenga all’opera originale, che riesca a rendere la maestosità delle tavole di Kentaro Miura. Forse se ci si attenesse all’opera originale, si avrebbe un remake molto più di successo e si farebbe finalmente felice uno dei fandom più resilienti in circolazione. Purtroppo, fino ad oggi, sembra essere maledetto come il protagonista dell’opera che tanto adora.

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Akatsuki no Yona

Questo è uno dei casi più spiazzanti di sempre. Akatsuki no Yona (Yona – La principessa scarlatta) è uno degli shojo più amati e a provarlo ci sono i numeri delle vendite, che macina da anni, indisturbato. Il manga non è ancora concluso, essendo a lunga durata, ma esce regolarmente. Purtroppo, però, l’opera non è molto famosa al di fuori della cerchia dei fan del manga. Nel 2014 ha ricevuto un ottimo adattamento anime di 24 episodi, contornati da speciali, che sono stati ricevuti molto bene dal pubblico. La trasposizione copriva solo le prime mini saghe del manga, dando di fatto un’ottima introduzione al ricco mondo di Yona, ma fermandosi giusto prima di immergersi nella trama vera e propria.

Ad oggi però quegli episodi sono l’unica trasposizione animata che il manga ha ricevuto. Questo fattore ha contribuito alla cultura “di nicchia” che circonda quest’opera, nonostante la qualità della stessa. Resta tutt’ora inspiegabile la mancata continuazione dell’anime: materiale ce n’è, le vendite pure! Eppure, finora tutto tace. Incrociamo le dita!

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Gekkan Shoujo Nozaki-kun

Dopo essersi aggiudicato la posizione di commedia romantica più amata della sua stagione, Gekkan Shoujo Nozaki-kun è sparito dalla circolazione. Quando l’anime andò in onda nell’ormai lontano 2014, ricevette le simpatie dei fan per la sua fedeltà all’opera manga originale e il perfetto equilibrio tra i generi che lo caratterizzavano.

Le gag, la leggerezza, i personaggi e le personalità degli stessi portavano sulle loro spalle l’opera, servendola al pubblico in una salsa innovativa. Inutile dire che una seconda stagione sarebbe desiderata da molti, ma per ora sembra che nulla si sia mosso in tal proposito. Tuttavia, Nozaki-kun ha visto una nuova ondata di fan approdare ai suoi lidi grazie all’intervento di Netflix America, che gli ha prestato la propria piattaforma. Forse, vedendo un rinnovato interesse da parte del pubblico, i produttori potrebbero ripensare ad un’eventuale continuo dell’adattamento. Chissà!

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Rurouni Kenshin

Un classico tra i classici, Kenshin – Samurai Vagabondo ha, purtroppo, una storia travagliata. La serie animata infatti è attualmente ancora inedita in Italia e, data la messa in onda in Giappone nel 1996, se avessero voluto acquistarne i diritti per la distribuzione nel Bel Paese avrebbero dovuto farlo molto tempo fa.

Rurouni Kenshin è di fatto una delle pietre miliari del manga shonen, ma molti conoscono la sua fama solamente per sentito dire. Purtroppo, se si parla di anime, i problemi già citati scoraggiano la visione al pubblico odierno. Un remake anime potrebbe porre rimedio a tutto: riporterebbe in auge una colonna portante del genere shonen e uno stile più moderno farebbe avvicinare fan vecchi e nuovi. Forse, con un ritorno di fiamma del genere, anche le emittenti italiane sarebbero ingolosite e porterebbero finalmente questo classico sugli schermi del Belpaese.

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Yu Yu Hakusho

Uno degli shonen più amati di sempre, dalla penna del maestro Yoshihiro Togashi. Dal momento che Hunter x Hunter – altro capolavoro del maestro – ha ricevuto un remake, non è impensabile sperarne in uno anche per Yu degli spettri.

A conti fatti, l’anime Yu Yu Hakusho si presterebbe molto di più ad un remake, visto che l’opera manga originale ha avuto la sua conclusione  nel 1994. Hunter x Hunter, invece, è ancora in corso d’opera e viene aggiornato molto raramente – e i fan ne sono ben coscienti, loro malgrado. Nel 2018 sono stati rilasciati due OVA che celebravano il venticinquesimo anniversario dell’opera. I fan hanno potuto quindi rivedere i propri beniamini in uno stile moderno che ha fatto colpo. Dopo aver gustato un “assaggio” del genere, sembra che un remake sulle stesse note sarebbe più che ben recepito dai fan. Che sia ora di dare nuovo lustro ad uno dei battle shonen più amati di sempre?

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Great Teacher Onizuka – GTO

Great Teacher Onizuka (GTO) è stato uno dei manga più innovativi e satirici della sua epoca. Mise in mostra senza alcun timore i difetti del sistema scolastico e della società giapponese, proponendo il tutto in chiave decisamente adulta e sopra le righe. L’adattamento anime, purtroppo, non ha riscontrato il favore dei fan dell’opera originale. Tra cambiamenti più o meno gravi, tagli significativi e un finale completamente diverso (che addirittura interrompe la trasposizione animata a meno di metà della storia originale, lasciandola monca), il consenso generale è che l’anime non rende assolutamente giustizia al manga. Anzi, a volte sembra di guardare tutt’altro. GTO è un esempio lampante di un prodotto di qualità che necessita disperatamente di un adattamento del suo stesso livello. Un remake anime sarebbe senza dubbio bene accolto!

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Soul Eater

Altro esempio di una adattamento che devia completamente dal materiale originale. Per quanto la qualità delle animazioni e del doppiaggio rendessero inizialmente l’anime una piccola perla, da un certo punto della trama in poi l’adattamento prende una brusca deviazione rispetto al materiale originale. Quando l’anime si concluse, infatti, il manga originale era ancora in corso d’opera.

Per quanto non sia né il primo né l’ultimo adattamento a fare questa scelta, l’anime di Soul Eater è uno dei pochi in cui questo improvviso dirottamento trapela e appare evidente allo spettatore, tanto da confonderlo. A dare nuova vita all’opera di Atsushi Okubo ci aveva già provato lo spin-off Soul Eater Not!, ma la serie ebbe poco successo. Con gli anni, però lo Studio Bones è notevolmente migliorato, quindi un remake anime di Soul Eater con una trasposizione di qualità e fedele alla trama potrebbe riscuotere un discreto successo. Al momento, però, lo studio d’animazione ha le mani in pasta in svariati altri progetti, tra cui anche l’ultima opera di Atsushi Okubo: Fire Force. Solo il tempo saprà darci una risposta.

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Tokyo Ghoul

Ai tempi dell’uscita della prima stagione dell’anime, l’adattamento fece faville e lo Studio Pierrot si aggiudicò un pubblico ampio. Purtroppo però lo studio commise degli errori che alienarono una grande fetta di pubblico, lasciando la restante in confusione. Senza aver letto il manga, navigare tra le varie stagioni di Tokyo Ghoul lasciava i fan smarriti.

Dopo la prima stagione, infatti, venne prodotta Tokyo Ghoul √A, una serie di 12 episodi che però si distaccò notevolmente dal materiale originale. Dopo il malcontento del pubblico, venne prodotta una terza serie, Tokyo Ghoul:re, che ignorava completamente gli avvenimenti di Tokyo Ghoul √A e riprendeva la trama del manga come se la stagione precedente non fosse mai esistita. In aggiunta, i fan del manga non hanno apprezzato la superficialità con cui la trasposizione anime aveva affrontato i complessi drammi psicologici affrontati nell’opera originale. Purtroppo l’anime risulta troppo recente per pensare ad un nuovo adattamento in un prossimo futuro, ma è indubbio che Tokyo Ghoul meriti di essere esplorato con più attenzione.

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Highschool of the Dead

Se si fosse presa un po’ più sul serio, quest’opera avrebbe potuto essere uno degli anime zombie-horror più amati di sempre. Nonostante il fanservice fin troppo sopra le righe e sempre presente, HOTD riesce a fare colpo su chi lo guarda, diventando un guilty pleasure di molti. La trasposizione anime ebbe successo e i fan più affezionati chiedono da tempo un continuo della prima stagione. La serie, purtroppo, è destinata a non avere un finale: il manga è stato interrotto nel 2011 a causa del decesso di Daisuke Sato, lo sceneggiatore. Shoji Sato, il disegnatore, ha dichiarato in un’intervista che il pensiero del collega non gli permette di lavorare a HOTD e che nessuno potrà mai avere la sua visione dell’opera. Questo non è l’unico caso del suo genere, purtroppo, ma è indubbio che il fascino di questa perla horror abbia reso l’interruzione forzata ancora più amara per i suoi fan.

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Laura Moronato
Originaria dei colli euganei, ora divide la sua vita tra la propria terra natia e Venezia, dove studia lingua e cultura giapponese all’università di Ca’ Foscari. Venuta al mondo nell’inverno del ’97, il freddo sembra non lasciarla mai e la si può vedere spesso spuntare sotto vari strati di vestiti e coperte. Quando non è impegnata a lottare per la propria sopravvivenza tra lavoretti e una lingua che non ricambia il suo amore, il suo passatempo preferito è scoprire nuove serie tv, anime o libri da iniettarsi in endovena. È una circense ansiosa che cerca di mantenere l’equilibrio tra il divulgare le proprie passioni ad amici e conoscenti e non rompere l’anima al prossimo; ma in caso sia troppo molesta la si può facilmente zittire con articoli di cancelleria e quaderni nuovi. Recentemente sta ampliando la sua cultura nerd anche alla Corea e alla Cina.