Il Signore degli Anelli: Ian McKellen stronca le voci sulla presenza di Gandalf nella serie Amazon

La serie tratta da Il Signore degli Anelli di Amazon fa già parlare di sé con vari rumor: tra questi la possibile presenza di Gandalf. Ovviamente una simile voce, rilancianta anche dall’autorevole portale Screenrant, ha fatto discutere molto i fan di J.R.R. Tolkien. Lo show di Amazon Prime Video sarà infatti ambientato a Numenor durante la Seconda Era della Terra di Mezzo. In quel periodo Gandalf non solo non si trovava a Numenor, ma non si chiamava nemmeno Gandalf! Il futuro Istari all’epoca non si era ancora incarnato in un corpo umano, e risiedeva a Valinor, noto con il nome di Olórin.

A stroncare questa possibilità, in maniera abbastanza perentoria, è stato… lo stesso Gandalf. Stiamo parlando di Sir Ian McKellen in persona, il quale ha prestato il proprio volto al Grigio Pellegrino in ben sei diverse occasioni, nelle trilogie cinematografiche di Peter Jackson.

“Questa penso sia la ricostruzione più sconcertante che io abbia mai letto, anche perché sarò felicemente impegnato altrove in quel periodo!”. Insomma, niente Sir McKellen, niente Gandalf. Sperando che gli autori dei rumor si mettano il cuore in pace.

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Niente Gandalf per il Signore degli Anelli di Amazon: cosa sappiamo dello show?

La nuova serie Amazon arriverà il 2 Settembre 2022. Lo show prodotto dalla società di Jeff Bezos ci rivela finalmente cosa vedremo nello show, liberamente ispirato alla Caduta di Númenor, uno degli ultimi racconti contenuti ne Il Silmarillion, opera che raccoglie storie delle prime due ere di Arda.

Nel cast ci saranno Will Poulter nel ruolo di Beldor, Markella Kavenagh in quello di Tyra e Richard Mawle, già visto in Game of Thrones, ricoprirà il ruolo di Oren. Amazon sembra credere particolarmente in questo progetto, tanto che la seconda stagione dello show è già ordinata prima ancora della messa in onda.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.