Un Signore degli Anelli Sovietico è il nuovo fenomeno del web… e sì, avete letto bene

Non è uno scherzo: internet ha fatto la conoscenza di un Signore degli Anelli sovietico. Non pensate subito a gli hobbit che organizzano la rivoluzione di ottobre o a un Gandalf in versione Superman: Red Son. Ciò che ci troviamo di fronte e che sta avendo un bizzarro e clamoroso successo sulla rete è una vera trasposizione russa dell’opera di J.R.R. Tolkien, concepita negli ultimi mesi di vita dello stato sovietico.

signore anelli sovietico

Proprio alla fine della Guerra Fredda, nel 1991, Leningrad TV realizzò “Khraniteli“, una versione russa de La Compagnia dell’Anello. Non è chiaro tuttavia quanto la Tolkien Estate fosse d’accordo con questa scelta. Andato in onda solo in quell’occasione e poi scomparso per sempre nei tumulti che seguirono lo sciogliemento dell’URSS, il film in questione è ora stato pubblicato su YouTube grazie a un “benefattore” anonimo, prima di essere ripubblicato da 5TV, la rifondanta rete di San Pietroburgo. Se volete fare questa esperienza potete vederlo qui di seguito.

Altro che Amazon: il mondo vuole il Signore degli Anelli Sovietico

Il successo ottenuto da questo strana versione del Signore degli Anelli dell’ultimo periodo sovietico è senza dubbio particolare. Da quando è stato condiviso a fine Marzo ha vantato numerose visulizzazioni ed è divenuto un piccolo fenomeno della rete. Un altro sentore, forse, di quanto sia amata l’opera del Professore di Oxford, che attualmente attende di vedere una nuova trasposizione da parte di Amazon Prime Video.

Al momento sul fronte della serie Tv che dovrebbe portare su video parte dell’Akallabêth, la quarta parte del Silmarillion in cui è narrata la caduta degli regno degli uomini di Númenor, ci sono poche notizie. Tra queste ve ne sono anche alcune poco confortanti, come l’abbandono di un mebro del cast, avvenuto il mese scorso.

(fonte: TheGuardian)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.