Sony vuole Bethesda: Elder Scrolls VI sarà un’esclusiva?

Secondo un nuovo rumor Sony sarebbe intenzionata a far partire col botto l’inizio del 2020: nel mirino della società giapponese ci sarebbe ZeniMax e quindi Bethesda.

Per farlo il colosso dell’intrattenimento videoludico avrebbe deciso di compiere una scalata a ZeniMax, proprietaria di diversi studi di sviluppo nel settore del gaming, tra cui appunto Bethesda.

Al momento si tratta solo di un rumor, quindi ben distante dall’essere confermato. La notizia si sarebbe diffusa a macchia d’olio nella rete partendo da un utente di Reddit, con il suggestivo nickname “Zenimaxinsider”.

Il misterioso utente avrebbe postato quanto segue in una discussione dal titolo “Sony in trattative per acquistare ZeniMax e tutti gli studios in suo possesso”. All’interno del topic avrebbe quindi aggiunto. “L’accordo verrà finalizzato tra fine Gennaio e inizio Febbraio. Starfield è stato cancellato tre mesi fa, tutti sono al lavoro per The Elder Scrolls, che verrà rilasciato nel 2022. Verrà rilasciato un remake di Fallout il prossimo anno”.

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Il rumor appare abbastanza strano, specie perché stando a quanto rivelato dal presunto insider Starfield sarebbe stato accantonato, cosa che si sposa male non solo con le parole pronunciate in passato da Todd Howard di Bethesda, il quale aveva definito qualcosa di unico, “qualcosa che sta alla fantascienza, così come Fallout  sta al genere post-apocalittico”.

A stonare è soprattutto la notizia che Bethesda, non più tardi di un paio di mesi fa, avrebbe registrato nuovi marchi relativi al titolo.

La notizia è senza dubbio fonte di interesse: se Bethesda diventasse davvero uno studio associato a Sony potremmo aspettarci un gran numero di interessanti esclusive per la PlayStation 5, tra cui un attesissimo Elder Scrolls VI.

Mentre attendiamo conferme di questo rumor, invitiamo tutti i lettori alla prudenza, consigliato di prendere con le pinze la nuova informazione.

(fonte: Reddit.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.