Sony acquisirà altri studi di sviluppo?

Gli insider sono certi: Sony ha in mente di piazzare altri “colpi” dopo quello annunciato ieri sera di Insomniac Games.

Con questo acquisto, Insomniac Games è ora il quattordicesimo studio a far parte di Sony. La notizia non è stata esattamente una sorpresa data la storia dello studio (la società ha collaborato per la prima volta con il colosso dell’intrattenimento su Spyro the Dragon), certo pochi si aspettavano che questa notizia fosse annunciata oggi, nel bel mezzo della Gamescom.

Tuttavia l’insider Tidux si dice certo che le nuove acquisizioni da parte della Sony non siano finite qui. Altri annunci sarebbero in procinto di arrivare nei prossimi giorni, aumentando gli studi che produrranno nuove IP per le console PlayStation.


“Il primo studio è stato annunciato. Ma c’è dell’altro all’orizzonte” recita il messaggio di Tidux, il quale sembra praticamente certo di nuovi annunci.  In passato l’insider non si era dimostrato tra le voci più autorevoli ed affidabili. Tuttavia prima che venisse fatto l’annuncio dell’ingresso di Insomniac sotto l’ala protettiva di Sony, Tidux aveva rilasciato un tweet anticipatore dell’evento.


C’è da pensare che in questo frangente l’insider sia sufficientemente informato da azzeccare la predizione. Ovviamente non mancheremo di informarvi qualora ci siano novità.

Sony ha annunciato di aver acquistato Insomniac Games, studio sviluppatore dell’ultimo gioco di Spider-Man, nella serata di ieri. L’annuncio è arrivato tramite i canali social dell’azienza giapponese, che non ha aspettato certo la fine della Gamescome per annunciare a tutti gli appassionati di aver acquisito lo studio che ha contribuito a creare franchise leggendari come Rachet & Clank.

Che cosa ne pensate voi lettori? Lasciateci un vostro parere!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.