La nostra analisi del trailer di Spider-Man: No way Home

Era agosto quando abbiamo visto il primo trailer di Spider-Man: No Way Home; passati poco meno di tre mesi, i Marvel Studios hanno diffuso anche il secondo filmato di presentazione e, come in passato, abbiamo deciso di sottoporre quanto visto a un’analisi. Quali riferimenti ai fumetti (e non solo) si nascondono nel trailer di questo terzo Spider-Man con protagonista Tom Holland?

Il trailer, siamo certi, deluderà qualcuno dei fan. Sia il Daredevil di Charlie Cox che gli Spider-Man del passato (Tobey Maguire ed Andrew Garfield) non sono presenti in questo trailer. I personaggi, oggetto di leak che abbiamo preferito non trattare in questi mesi, non compaiono, con buona pace di chi li attendeva. Ma ci sono molti altri elementi interessanti in questo filmato.

Per scoprirli vi invitiamo a vedere prima di tutto il video, che potete trovare qui di seguito. Diteci nel mentre cosa ne pensate: quali sono le vostre sensazioni da questo filmato di poco meno di tre minuti, ricco di scene inedite?

L’analisi del secondo trailer di No Way Home: Spider-Man into the Multiverse?

Il trailer, nel primo minuto, non sembra presentarci grosse novità. A prima vista. Nella realtà si possono cogliere parecchi interessanti riferimenti all’universo di Spidey.

In primo luogo, si fa un accenno diretto al morso del ragno, qualcosa che nel MCU si è rivelato abbastanza raro, dandolo sempre per scontato. Questo riferimento avviene nel corso della conversazione tra Peter e Mary Jane vista anche nel precedente trailer (qui l’analisi). Peter afferma che l’aver rivelato a MJ il suo segreto gli abbia donato una parvenza di normalità. La sensazione di intimità e familiarità tra i due personaggi viene rafforzata da questa affermazione, ancora di più se si pensa che anche altre importanti persone nella vita di Peter (Ned e zia May) erano venute a conoscenza del suo “spider-segreto” prima della ragazza. Qualcosa che sembra ricalcare molto il rapporto tra i due nei fumetti.

Subito dopo ci viene confermato che il fallimento dell’incantesimo di Doctor Strange, destinato a rimuovere il ricordo di Spider-Man nelle menti delle persone, ha avuto un effetto imprevisto: ha attirato a sé persone da altri universi. La cosa ci viene confermata dalla prima visione di Green Goblin nel MCU e dai fulmini di Electro, prima di passare a far vedere nuove fasi dello scontro tra Doctor Octopus e Spider-Man.

In questo contesto abbiamo una conferma non da poco: Octavius è convinto di avere di fronte il suo Peter, quello visto in Spider-Man 2, ovvero Tobey Maguire. Quando Spidey si smaschera sembra effettivamente confuso, consapevole di non essere di fronte allo stesso nemico affrontato nel film di Sam Raimi. La cosa sembra portare alla sua cattura, con conseguente reclusione nei sotterranei del Sancta Sanctorum di Strange.

spider-man no way home trailer (2)

Vestito per la caccia

La cattura di Doc Ock è tuttavia poca cosa, se paragonata al fatto che il Multiverso di Spider-Man sembra sia stato fatto a pezzi. La realtà di Terra-199999, cioè quella del Marvel Cinematic Universe, sembra sia diventata una sorta di crocevia tra gli universi, attirando a sé persone legate alla vita e alla storia di Spider-Man. In questo sembra che Ned, MJ e Peter vengano sguinzagliati da Strange per trovare i nuovi arrivati.

Vediamo anche una prima immagine nitida del nuovo costume nero di Spider-Man. Apparentemente non siamo di fronte a un simbionte o a un candeggio sbagliato (è successo… davvero…). Il costume pare avere su di sé alcune glifi e dei bracciali mistici, che permetteranno a Peter di imprigionare i propri bersagli, segno che deve essere stato creato dalla magia di Doctor Strange. Ricorda alla lontana l’effetto causato dalle armi asgardiane (due bracciali, per l’appunto) in Fear Itself, anche quelle capaci di modificare il costume di Peter.

spider-man secondo trailer analisi

Ghostbusters?

Proseguendo l’analisi del secondo trailer, vediamo una carrellata dei poteri e gli effetti della presenza dei vari villain di Spider-Man appena giunti nel MCU. Tra i fulmini (gialli, come nei fumetti) dell’Electro di Jamie Foxx, le tempeste di sabbia di Sandman (Thomas Haden Church), vediamo anche J. Jonah Jameson (J.K. Simmons) e un’esplosione di gas verde, probabilmente una delle armi del Goblin (non è ancora stato confermato se sarà Willem Dafoe). Tra le altre cose vediamo anche Peter tentare di prendere al volo una delle “bombe-zucca” del Goblin, in un richiamo evidente alla battaglia finale del primo Spider-Man di Sam Raimi.

Octopus non esita a dire che il giovane ragno sia impegnato in una lotta contro dei fantasmi, ovvero persone che hanno tutte un destino in comune: quello di morire lottando contro Spider-Man. La cosa sembra sconvolgere il personaggio di Tom Holland, probabilmente già provato dalla morte di Mysterio. Possibile che essere Spider-Man voglia dire uccidere o essere ucciso?

L’impressione, quindi, è che il giovane cerchi di sottrarsi al compito di rispedire quelle persone nel proprio universo di provenienza, per far sì che non vengano uccisi a loro volta. Per farlo non esita a rubara a Strange lo stesso artefatto magico a forma di cubo visto nel precedente trailer. A giudicare da quanto vediamo qui deve trattarsi di un mezzo per poter rimandare i “naufraghi” degli altri universi indietro, cosa che tuttavia ne implicherebbe anche la morte. Una scelta etica degna dello Spider-Man degli anni di Ditko e Lee.

Spider-man secondo trailer analisi

Sempre più sinistro

Le sequenze successive ci mostrano una prima immagine ravvicinata di Electro, finalmente con un colore normale (addio grande Puffo!). Da notare come i fulmini descrivano una sorta di stella attorno al volto di Foxx, molto simile alla maschera originale del personaggio nei fumetti.

Sentiamo poi fuori campo quella che sembra essere la voce del Goblin, che appare con la sua armatura del 2002. A colpire però è anche un’altra immagine, rapidissima: quella che ci mostra una versione dell’aliante di Norman Osborn completamente diversa rispetto a quella originale. Il richiamo può essere al film del 2007, in cui Harry Osborn (James Franco) raccolse l’identità del padre, cercando di uccidere Peter; ma vi è anche la possibilità del ritorno di Dave DeHaan, il cui Harry si trasformò in Goblin in The Amazing Spider-Man 2.

Infine è da segnalare la conferma di Lizard, che appare in due delle sequenze nella lotta al cantiere (l’immagine qui sopra) al fianco dell’Uomo Sabbia e di Electro. Il trailer va quindi a comporre un quadro dove ci sono ben cinque villain che hanno militato nei Sinistri Sei all’interno dei fumetti: Lizard, Electro, Uomo Sabbia, Doctor Octopus e Goblin. La domanda quindi diventa: chi sarà il sesto?

Spider-man secondo trailer analisi

Il mondo crolla

Abbiamo lasciato per il finale le considerazioni su una struttura presente in diverse scene del trailer, una sorta di torre con un disco dorato sulla sua sommità. La nostra idea è che si tratti di una sorta di “faro” qualcosa destinato a richiamare nel Marvel Cinematic Universe personaggi ed entità legate alla figura di Spider-Man da diversi universi narrativi. Doctor Strange dice chiaramente che non riesce a fermare il processo e che qualcuno (o qualcosa) sta arrivando. Il tutto ci ricorda il finale di Loki, con la ramificazione delle linee temporali.

Ma le strazianti sequenze finali ci mostrano anche un pericolo imminente per MJ e Ned, con la prima che viene mostrata in caduta nel vuoto. Il richiamo è ovviamente a uno dei lutti più tragici nella storia del Ragno, La notte in cui morì Gwen Stacy. In passato abbiamo già assistito a scene del genere al cinema, pur con esiti diversi. Si salvò la Mary Jane di Kirsten Dunst, ma non andò altrettanto bene ad Emma Stone, nei panni di Gwen Stacy. Cosa accadrà a Zendaya? Dovremo attendere per scoprirlo, con la pellicola che arriverà al cinema tra quattro settimane.

Nel mentre lasciamo l’analisi a voi: cosa ne pensate del secondo trailer di Spider-Man: No way Home? A voi la parola!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.