Il regista e autore di Squid Game, il coreano Hwang Dong-hyuk, ha risposto per le rime a LeBron James, che aveva criticato il finale della serie TV

L’autore e regista di Squid Game, Hwang Dong-hyuk, ha risposto durante una recente intervista, alle critiche di LeBron James, che aveva dichiarato di aver apprezzato la serie coreana, ma di non aver trovato credibile il finale. La risposta dell’autore è stata piuttosto piccata, dato che ironicamente ha chiesto: “Avete visto Space Jam 2?”, criticando piuttosto esplicitamente il sequel del film cult anni ’90, di cui LeBron è protagonista.

Il regista ha poi chiarito il suo pensiero, argomentando un minimo in più, ma senza abbassare del tutto i toni: “LeBron James è un grande e può dire quello che vuole, lo rispetto. Anzi, sono molto grato che abbia guardato la serie. Ma non cambierei il mio finale, quello è quello che ho scelto. Se lui ha un suo finale che lo soddisfi, magari potrebbe realizzare il suo sequel. Lo guarderò e forse gli manderò un messaggio dicendogli “Mi è piaciuto il tuo show, tranne il finale”.

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Squid Game: botta e risposta tra il regista e LeBron James

Il cestista ha reagito in maniera piuttosto divertita alle parole dell’autore, condividendo su Twitter la sua intervista, corredata da diverse emoticon di risate, e scrivendo “Non può essere vera questa cosa, giusto? Spero di no”.

Al di là di questa bizzarra polemichetta, Squid Game è stato un successo senza precedenti per Netflix. Stando ai dati condivisi dalla piattaforma streaming, il thriller coreano è stato visto da due terzi di tutti gli abbonati nelle prime quattro settimane dal lancio. Si tratta inoltre del primo show a raggiungere i 100 milioni di visualizzazioni in così poco tempo dall’esordio, battendo il record precedente di Bridgerton, un altro grande successo per la piattaforma.

(Fonte: The Wrap)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.