Prima di essere trasmessa su Netflix e diventare un successo, Squid Game era in sviluppo da oltre dieci anni: ne parla il regista

Squid Game è diventato rapidamente uno dei più grandi successi di Netflix, ma forse non tutti sanno che prima di essere trasmesso sulla piattaforma streaming, la serie era in sviluppo da oltre dieci anni. Ne ha parlato il regista, Hwang Dong-Hyuk, durante una recente intervista.

Lo show coreano segue la storia di 456 individui pesantemente indebitati, che accettano di competere in una serie di giochi mortali nella speranza di vincere un grosso premio in denaro. La serie è piuttosto violenta, un survival thriller brutale, ma non è difficile individuare i motivi del suo successo. Si tratta di una critica iperbolica al capitalismo e al fatto che la società di oggi può rendere un individuo capace di accettare qualsiasi cosa pur di ottenere la propria stablità economica.

L’uso dell’horror psicologico e il fatto che sia facile immedesimarsi nei personaggi hanno fatto poi il resto, ma forse la serie non sarebbe stata così popolare se fosse uscita in un periodo diverso. Ed è proprio per questo che si è deciso di aspettare così a lungo prima di pubblicarla.

Secondo il regista infatti, il primo concept della serie è del 2008, e il primo script dell’anno successivo. Lo show aveva il potenziale per essere un grande successo o un grande flop, e Dong-Hyuk ha voluto aspettare il momento giusto in cui una storia del genere fosse ben ricevuta.

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Squid Game e il suo sviluppo: le parole di Hwang Dong-Hyuk

“Sapevo che sarebbe stato un tutto o niente: capolavoro o flop tremendo. L’idea di base era molto sperimentale, per cui continuavo a chiedermi se il pubblico avrebbe trovato convincente il fatto che i personaggi rischiassero la vita giocando a giochi per bambini. Dopo circa 12 anni, il mondo è diventato un posto in cui storia così peculiari e violente sono ben accettate. I giochi che si vedono nella serie si sono allineati al desiderio della gente di fare jackpot con cose come criptovalute, compravendite e azioni. Un sacco di persone si sono immedesimate nella storia”.

Che ne pensate delle parole del regista e del successo di Squid Game?

(Fonte: Screen Rant)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.