Perché Stan Lee dava ai suoi personaggi nomi e cognomi che iniziassero sempre con la stessa lettera? La risposta in una vecchia intervista con Kevin Smith

In un famoso episodio di The Big Bang Theory, il personaggio di Raj faceva notare come i personaggi creati da Stan Lee avessero tutti nomi e cognomi che iniziassero sempre con la stessa lettera, e in effetti facendoci caso, si può notare lo schema comune in praticamente tutti i fumetti che recavano la firma del leggendario autore.

Peter Parker, Reed Richards, Stephen Strange, Susan Storm, Betty Brant, Otto Octavius, addirittura J Jonah Jameson per una tripla allitterazione, e ce ne sarebbero poi tantissimi altri da elencare (se vi va, andatevi a ripescare l’episodio della serie TV in questione: The Excelsior Acquisition, Stagione 3, Episodio 16).

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In molti si sono chiesti come mai Stan Lee utilizzasse un simile espediente, se fosse solo un vezzo o se ci fossero altri motivi dietro. Forse non tutti se lo ricordano, ma la risposta la diede lo stesso autore durante una vecchia intervista con Kevin Smith. Pare che Stan Lee avesse… problemi di memoria.

Stan Lee sui nomi dei suoi personaggi

“Ho la memoria peggiore del mondo, per cui alla fine ho pensato che se avessi dato a qualcuno un nome e un cognome che iniziassero con la stessa lettera, avrei potuto almeno ricordarmi un nome, e quel nome poi mi avrebbe potuto dare un indizio su quale fosse l’altro”.

Dunque si trattava di un simpatico escamotage studiato più che altro per necessità, che poi però è diventato quasi uno standard nel mondo del fumetto. Basti pensare a Deadpool, il cui vero nome è un’altra tripla allitterazione: Wade Watson Wilson, ideata proprio come “omaggio” a questo stereotipo fumettistico.

Insomma alla fine, per un motivo o per un altro, aveva sempre ragione Stan Lee.

(Fonte: Screen Rant)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.