Ubisoft svela i risultati dell’indagine interna: un dipendente su quattro ha visto o subito molestie o abusi. Necessario un cambio di direzione immediato

Quest’estate Ubisoft è finita nella bufera per via di diverse testimonianze di comportamenti inappropriati sul luogo di lavoro, e l’azienda aveva promesso di voler avviare un‘indagine interna su abusi e molestie per meglio comprendere le dimensioni del problema ed agire di conseguenza.

Era stato lo stesso CEO Yves Guillemot a dichiararlo, menzionando il brutto quadro della situazione emerso anche in un video messaggio prima dell’evento streaming Ubisoft Forward di Settembre.

Sono arrivati adesso i risultati di tale indagine, e sono piuttosto eloquenti: è emerso infatti dai circa 14.000 soggetti intervistati, che circa il 25% degli impiegati di Ubisoft ha subìto o assistito ad abusi negli scorsi due anni, e che il 20% non si sente pienamente rispettato o al sicuro nell’ambiente di lavoro.

La situazione per quanto riguarda le donne è più grave, dato che riportano testimonianze di discriminazioni, molestie e comportamenti inappropriati in generale ad un tasso più alto del 30% rispetto agli uomini. Per gli impiegati non binari questa percentuale sale addirittura al 43%.

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Insomma, quando un dipendente su quattro dipinge il proprio ambiente di lavoro come tossico, significa effettivamente che sia ora di intervenire. Guillemot ha definito quattro punti fondamentali per migliorare la situazione, basandosi su questa indagine:

  • Garantire un ambiente di lavoro in cui tutti si sentono rispettati e al sicuro
  • Garantire diversità e inclusione
  • Riconsiderare e rafforzare la divisione risorse umane
  • Responsabilizzare i manager

Ubisoft dunque ha rilasciato un comunicato in cui si impegna a migliorare la situazione offrendo ad esempio unità di supporto e aiuto per gli impiegati, addestramento anti-sessismo e anti-molestie, e l’aumento di donne assunte dal 22 al 24% entro il 2023.

L’azienda ha anche incontrato il comitato statunitense anti-razzismo e si è impegnato a combattere quest’ultimo e la xenofobia all’interno dell’ambiente di lavoro. Inoltre, verrà selezionato un responsabile per la diversità e l’inclusione entro le prossime due settimane.

Guillemot ha infine preso atto che molte persone abbiano ancora dei dubbi sulla possibilità di cambiare direzione da parte dell’azienda, ed ha risposto che Ubisoft continuerà ad essere il più trasparente possibile riguardo i suddetti cambiamenti.

Sarà la volta buona?

(Fonte: PC Gamer)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.