Ed eccoci qui: BUON ANNO!

Avete mangiato? Avete bevuto? Avete scartato regali in barba a qualunque forma di inflazione/deflazione economica? Noi si, come tutti del resto, ma finita la festa è l’ora di tornare a lavoro, e quale occasione migliore se non aprire questo mese, e quest’anno con un piccolo editoriale a tema? Ecco… nessuna. Perché siamo onesti, chi più chi meno, questo 2014 appena trascorso è stato davvero un calcio negli zebedei. E non è che uno se ne vuole lamentare per forza, ci sono state davvero una serie di problematiche che hanno sconquassato aspettative, ambizioni, o anche solo i desideri di molte, moltissime persone.

2497421-ps4xb1Non siamo economisti, né tanto meno blasonati (o presunti) opinionisti, non vi tireremo in mezzo nessun discorsone su quanto certe cose siano andate male, vogliamo seriamente trattare solo il settore che qui ci compete, la nerditudine, e in quanto tale non ci sentiamo di dire che il 2014 è stato un anno soddisfacente. Ma aspettate… c’è nella mia testa un ronzio, come il fruscio di un vecchio vinile che non fa bene il suo dovere. Un rumore sporco e fastidioso di fondo… si, sarà qualche troll che impugnando la bandiera di una console a random sta venendo sotto gli uffici a darci delle teste di cazzo. Perché oh! Il 2014 è stato il lancio delle nuove console… “WOW CAZZO!” (cit.). Sinceramente anche no. LE console nuove per quanto belle, per quanto economiche (perché diciamolo, sono forse la generazione con il lancio più economico di sempre) e per quanto attese si sono dimostrate una mezza delusione. Più che in passato c’è quell’aria di potenziale inespresso, di presa per il culo, che proprio non riesco a digerire. E poi i rimandi, i ritardi, le cancellazioni, i bug, le pre-vendite no-sense, gli aggiornamenti al lancio… di questi e di altri demoni ne abbiamo abbondantemente già discusso e se proprio avete voglia di ripercorrere con noi il dolore di questi ultimi mesi, vi basterà ripescarvi qualche vecchio editoriale per rendervi conto di quanto molte cose siano letteralmente andate in malora. La cosa che più mi turba? Che una certa fetta di “informatori” sia andata in malora con il settore…. come i Watchmen, che ad un certo punto hanno perso il controllo di loro stessi. “Chi controlla i controllori?”.

assassin_s_creed_unity_lay_cam_hung_tu_romeo_juliet_2Nessuno, fanno tutti il cazzo che gli pare e quest’anno, fatto di tanti 9 a robe come Assassin’s Creed: Unity questo “problema” è stato ancor più evidente. E badate, non siamo qui a dirvi “seguiteci a spada tratta, noi portiamo il Graal della verità”. Noi siamo qui per informare e discutere e siamo stati, ancor prima di molti di voi, “accoliti” di questa o quella scuola di pensiero. Il 2014 ci ha fottuto pure quello tant’è che non sapendo più a chi rivolgersi è nato Stay Nerd. E Bella lì. Di questo almeno siamo felici. Ma qual’è il problema? Il problema, almeno secondo chi vi scrive, è nelle persone, di tutte, ma in particolare degli acquirenti. Lo abbiamo detto e ribadito tante volte, ma tante cattive abitudini sono foraggiate dagli stessi consumatori che poi, paradossalmente, scrivono mareggiate di flood sul perché le cose siano andate a farsi benedire. Il problema sono tanti atteggiamenti che nell’anno passato si sono in qualche modo sublimati, sicché le brutte abitudini, unite ad una certa inedia e ad uno spirito da “mercivendoli” di tonici magici (stile quelli del selvaggio west), si sono consacrate. Allora sai che c’è? Come primo editoriale mi va di stilarvi una lista di consigli per essere degli “happy new gamer”, in uno spirito da “happy new year”. Sempre e solo consigli, e mai obblighi, perché la verità assoluta non esiste, è solo vostra, ed è figlia dei vostri istinti, dei vostri portafogli e della vostra voglia di fare… ma almeno poi non rompete le palle.

Attento a quello che desideri.

destiny-screen-11-ps4-us-07jul14È un adagio vecchio quello di “attento a quello che desideri perché ti si potrebbe ritorcere contro” e nell’appena trascorso 2014 è diventata una consolidata realtà: non sempre quello che vuoi ti da un riscontro positivo, e non sempre quello che acquisti non si trasforma in un gioco di merda. Gli esempi sono molteplici e ci abbiamo ricamato sopra pure troppo, tuttavia quel che è evidente è che c’è – nonostante tutto – una certa spinta da parte dei compratori di acquistare in modo forsennato. Non c’è crisi che tenga, non c’è recensione (se qualcuno le legge) che giustifichi la cosa: SE ESCE UN GIOCO TU LO COMPRI. E questo è sbagliato. Soprattutto nell’ultimo anno è stato evidente che un miscuglio tra pessima gestione della pubblicità e pochezza nella rifinitura del codice hanno portato ad uscite catastrofiche o a giochi caricati da un hype forsennato rivelatosi del tutto superfluo. Un esempio? Chi di voi sta effettivamente ancora giocando a Destiny? Gioco bellissimo, per carità, ma da quanto è finita la “rivoluzione”?

Datti una calmata!

E questo ci porta direttamente ad un’altra questione: l’hype. Ormai, almeno nell’opinione di chi vi scrive, parlare di hype è come parlare della lira. Bello, nostalgico, per certi versi ancora un ottimo metro di paragone tra “come stavamo messi” e oggi. Ma basta, finito, andiamo avanti. Con i comunicati stampa che affollano la rete con un ritmo forsennato, e con i video, le anteprime, le demo, le beta, le informazioni rubate e tutto il resto, parlare di hype è veramente una perdita di tempo, a maggior ragione quando poi questo hype non parte dal basso, ossia dagli utenti, ma ve lo si incucchiaia e imbocca come la Nutella. Che è buona, ma dopo un po’ diventa stucchevole, fa venir sete e nei casi peggiori vi stomaca. Non sono pochi i brand (anche importanti) che sono ormai vittime di questa dinamica, con annunci che partono anche con un paio di anni di anticipo e portano alla data di uscita quasi stanchi e stremati dall’attesa. Smettiamola di strapparci i capelli dalla testa (lo sappiamo che non lo fate tutti, ma cercate di intuire bene il discorso) e viviamoci le uscite con più serenità. In quest’ottica: SMETTETELA DI COMPRARE I PRE-ORDER. Perché diamine non ha senso spendere una cifra piena (a volte digitale e NON RIMBORSABILE) per una roba che non si sa nemmeno se e quanto girerà bene. Diamine almeno riflettiamoci su!

Informati o almeno non lamentarti

super-console_3E in tema di riflessioni, penso che un “happy new gamer” degno di questo nome debba tornare alle origini. Io sono nato negli ’80 e mi sono goduto appieno i ’90, e gli anni ’90 erano – innegabilmente – gli anni rampanti delle riviste di settore. C’era un gusto tutto diverso in quel tipo di informazione e, mi spiace dirlo, ma sono sicuro che quel gusto sia ormai perso e non tornerà più. Ma il punto è che quel tipo di informazione (certamente più lenta e inefficace di internet) fosse anche foriera di una certa soddisfazione nell’acquisto. La lettura, la ricerca di informazioni, era vincolata non solo all’uscita delle riviste ma anche ad un dato molto più pragmatico: i soldi. Non si poteva spendere per tutto e, se ti diceva culo, compravi un gioco ogni tre mesi o quando per grazia di Dio qualcuno ti faceva un regaluccio fuori stagione. Anni così non torneranno più ma l’informazione è ancora qui. Diversa, digitale, forse a volte preponderante, ma c’è. Non stiamo dicendo: leggiti Stay Nerd e campa contento. Leggi quello che ti pare e dove ti pare (ma occhio ai ciarlatani) e cerca di informarti prima di comprare qualcosa. La cognizione di causa è sinonimo di intelligenza… o se proprio vuoi continuare con il tuo analfabetismo informativo, almeno non rompere le palle al prossimo e non difendere a spada tratta questo o quell’argomento solo perché: “cioècazzohotuttiicapitoliefaccioilcosplayedètroppofigoetunoncapisciuncazzo”.

Rispolvera i classici

Che non sono i giochi di cui ci propinano le maledette rimasterizzazioni. NO! I classici sono i giochi della vecchissima scuola, e se proprio non volete scomodare robe per PC di epoche dimenticate (io non o dirò mai abbastanza: ma troppa poca gente ha giocato a System Shock), allora ripescatevi i giochi PS2 o PS1 o Xbox che non avete giocato. Trovate una Dreamcast usata ma funzionante? Porca miseria compratela subito! Avete una Gamecube da qualche parte? Allora mettete su un P.N.03 e dateci dentro! Siamo ormai troppo concentrati su quello che uscirà domani, e su quello che stiamo giocando oggi per renderci conto che ci sono librerie su librerie di giochi che non avete ancora mai visto, assaporato, finito… e questa è la chiave della felicità gente, credetemi. È come studiare la letteratura senza aver letto qualcosa di veramente fondamentale ma non troppo datato. È come leggere Marquez o Hemingway e sentire che scrivono robe ancora dannatamente fresche. La consapevolezza, anche in cose come il videogame, vi garantirà un futuro più felice, metti, anche un certo spirito critico e un tantinello di cognizione di causa.

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P.N.03

E questo è quanto. Ci sono ancora tanti consigli che vi si potrebbe dare, del tipo: riscoprite il piacere del multiplayer offline o, ricordatevi di non restare troppo incollati agli schermi, o ancora, riguardatevi dall’acquisto dei DLC se non siete davvero sicuri che ne valga la pena. Ma se seguirete i consigli di sopra, almeno conquisterete un certo grado di consapevolezza, tare da poter fare a meno di qualsiasi altro consiglio. A capodanno, in certe culture, si butta via la roba vecchia. Abbiamo in qualche modo “passato capodanno insieme”, allora fidatevi di noi: butatte via ogni vecchio spirito (e farlocco) critico e risvegliate in voi una coscienza da happy new gamer. Nuovi, felici e ludicamente soddisfatti. È così che vogliamo andare incontro a questo 2015 che, se ci dice culo, vedrà la nascita di alcune bellissime ed attese uscite. Aspettiamole, ma senza la forsennata ansia che caratterizza una certa fetta di questo settore. Restaimo sereni, restiamo pacifici, restiamo zen… ma soprattutto restiamo nerd! Buon anno debosciati!