Il caso Visceral Games continua a far parlare di sé. Negli ultimi giorni sono emerse novità su quello che avrebbe dovuto essere l’ultimo grande progetto dalla casa di sviluppo prima della chiusura decisa da EA. Le persone al lavoro su quello che era conosciuto come “progetto Ragtag” hanno iniziato a del titolo in sviluppo. Ma non solo. A tenere banco c’era anche la loro esperienza lavorativa. E quanto emerge non aiuta a fornire un quadro positivo della vicenda.

Tra le prime cose a interessare il pubblico ci sono trama e character design. Da un artwork circolato sulla rete veniamo a conoscenza di quello che sarebbe stato l’aspetto del protagonisti.

Il protagonista, al centro dell’immagine, era Dodger, un pistolero spaziale che si sarebbe trovato coinvolto in una situazione più grande di lui. Nello specifico, Dodger e Robie, il “lamantino antropomorfo” accanto a lui, avrebbero avuto a che fare con Oona, figlia di un boss della malavita. Il tutto si sarebbe collocato tra Episodio IV ed Episodio V, mostrando gli effetti della distruzione di Alderan a livello politico ed economico, con un occhio di riguardo sul mondo della malavita e del crimine organizzato.

La cosa entusiasmava molti dei partecipanti al progetto. In particolare Amy Hennig, scrittrice del soggetto, era una delle più entusiaste. Era riuscita in breve tempo a coinvolgere l’intero staff. “Era la cosa più f*ga che avessi mai visto” ha dichiarato un membro del team, rimasto anonimo. “Amy Hennig ci ha convinti dal primo giorno. Eravamo tutti in fermento“.

L’idea di Electronic Arts era quella di creare una sorta di “Tomb Raider” o “Uncharted 4” a tema Star Wars. Una bella idea, ma di difficile realizzazione. La pretesa dall’alto richiedeva enormi sforzi, specie considerato il diverso sviluppo delle saghe in questione. Naughty Dog, con alle spalle anni di lavoro per sviluppare una storia e un’engine per la propria saga, non era un avversario per niente eguagliabile.

“Visceral ancora non aveva realizzato la sua versione di Uncharted 1” spiega uno dei membri dello staff. “come poteva il loro gioco essere migliore di Uncharted 4?”

A premere era soprattutto Jade Raymond. Da parte sua c’era la pretesa di qualcosa che, per tutti i membri del team, non era minimamente realizzabile. “Non avevamo le basi. Non avevano 13-14 anni di esperienza su un singolo engine, creando uno specifico gioco come ha fatto Naughty Dog”. La pretesa di EA era folle: quella di creare dal nulla un gioco che spazzasse via la concorrenza, ottenendo uno score alto su Metacritic. Missione impossibile, specie considerato che “Assassin’s Creed e Watch Dogs, e persino il primo Uncharted, non ci sono riusciti alla prima uscita”.

La pressione sul posto di lavoro era diventata in breve insostenibile. In poco tempo l’essere assegnati al “progetto Ragtag” era diventato sinonimo di punizione. Il clima era diventato molto pesante e le continue ingerenze dall’alto non aiutavano.

Oh, Dodger deve apparire davvero così?” O ancora “A cosa dovrebbe somigliare quest’arma?” Potenzialmente, anni di questo!” ha rivelato alla fonte un membro dello staff di Visceral Games. “Chi mai vorrebbe sopportarlo? Chi vorrebbe davvero lavorare sull’universo di Star Wars? Con Uncharted, possono creare il mondo che vogliono, perché è il loro mondo. Con Star Wars è un continuo avanti e indietro… Le persone pensano ‘Oh, deve essere meraviglioso lavorare su Star Wars‘. In realtà fa schifo”.

(fonte: Kotaku.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.