Damon Lindelof ha scritto una lunga lettera indirizzata ai fan di Watchmen, tentando di rassicurarli su quella che sarà la serie TV tratta dal celebre fumetto di Alan Moore.

Non si tratterà, come già spiegato più volte, di un adattamento, nè sarà un sequel: piuttosto sarà un prodotto nuovo che esplorerà altri aspetti di quel mondo.

“Non abbiamo intenzione di adattare i dodici volumi creati da Mr. Moore e Mr. Gibbon trent’anni fa. Quei volumi sono territorio sacro e non saranno ritrattati o ricreati o riprodotti o protagonisti di un reboot.

Saranno però “remixati”, perché le linee di basso in queste tracce familiari, sono semplicemente troppo belle e saremmo pazzi a non campionarle. Quei dodici volumi originali sono il nostro Antico Testamento. Quando arrivò il nuovo testamento non ha cancellato quello che c’era prima. La Creazione, il Giardino dell’Eden, Abramo e Isaacco, il Diluvio. È tutto successo. E sarà così in Watchmen. Il Comico è morto, Dan e Laurie si sono innamorati, Ozymandias ha salvato il mondo, e Dr. Manhattan se ne è adato dopo aver fatto esplodere Rorshach in Antartide.”

Dunque i fan possono stare tranquilli: si ripartirà da punti fermissimi.

Watchmen

 

Day 140.

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.