Rafe Judkins parla dei cambiamenti apportati alla serie Tv The Wheel of Time rispetto ai libri

The Wheel of Time ha avuto un impatto molto positivo su Amazon Prime Video, eppure i fan dei libri di Robert Jordan sono perplessi per alcuni cambiamenti apportati dallo showrunner alla trama generale. Lo show, di cui sono andate in onda le prime tre puntate, ha visto alcune sostanziali differenze rispetto a quanto scritto dall’autore dei romanzi. Cosa che, ovviamente, non è sfuggita ai lettori più accaniti.

Rafe Judkins, showrunner della serie Amazon, ha quindi tenuto recemente un QA con i fan. Ovviamente buona parte delle domande si è concentrata sul perché modificare il libro di Jordan (gli eventi mostrata fin qui sono ispirati a grandi linee a “L’occhio del mondo”, primo dei quattordici romanzi principali della saga).

Da parte di Judkins la risposta si è concentrata principalmente su un aspetto, la profezia sul Drago Rinato. Come sapranno bene i lettori che si sono confrontati con la mastodontica saga di Jordan, il Drago è il nemico giurato del Tenebroso, Shai’tan, e dei suoi campioni, i Reietti. Nel libro il Drago è uomo, un campione della Luce, mentre nella serie televisiva viene lasciato intendere che possa essere anche una donna. Oltre a questo ci viene detto che la Profezia attorno al ritorno del Drago non è considerata come veritiera da tutti, mentre nei romanzi essa è considerata come una verità assoluta, un assunto nella narrazione della Ruota del Tempo.

Judkins ha così risposto a queste domande, cercando di giustificare tutto come la necessità di rendere più credibile la vicenda. Un modo come un altro per portare un tocco di realismo nella narrazione, a suo modo di vedere. Ma è anche qualcosa che, senza ombra di dubbio, farà riflettere i fan e li farà discutere al riguardo.

wheel time esordio amazon

Le parole di Rafe Judkins: quali cambiamenti sono stati apportati a The Wheel of Time rispetto ai libri?

Queste le parole che lo showrunner ha rivolto ai fan sulla questione del Drago Rinato e della Profezia.

“Il cambiamento non riguardava solo il fatto che una donna potesse essere il Drago. La principale modifica che abbiamo scelto di effettuare è stata che le persone non sono convinte al completamente che queste profezie vecchie di tremila anni siano completamente accurate”, ha spiegato Judkins.

“Penso che così facendo sia tutto un po’ più fedele alla realtà, vedere i personaggi che mettono in discussione le profezie del Drago e i suoi dettagli immergono gli spettatori molto di più nello spettacolo di quanto non accada nei libri (anche se ci sono alcune scene nei libri che mostrano questo concetto, scene che noi abbiamo ampliato). Sarebbe una manifestazione di fiducia fin troppo esagerata per le Aes Sedai, che non si fidano di nessuno. Specialmente per Moiraine, che si fida meno di nessuno, credere con certezza a una qualsiasi cosa che sia stata scritta migliaia di anni fa”.

Le scelte compiute da Judkins e dal resto degli scrittori non sembrano aver turbato più di tanto Amazon che, come noto, ha già rinnovato per una nuova stagione lo show. Al momento le riprese della seconda tranche di episodi sono già a metà. Questo fa sperare di averli per il prossimo anno sul catalogo di Amazon Prime Video.

Sulla seconda stagione siamo a conoscenza di un recast che toccherà uno dei personaggi principali dello show. Barney Harris, attore che interpreta Matrim “Mat” Cauthon nella prima stagione, non tornerà nella seconda. Il ruolo sarà assegnato all’attore Dónal Finn. Se il nome non vi è nuovo è probabilmente perché l’interprete è apparso in precedenza sia in The Witcher che in Cursed, entrmabe serie attualmente disponibili su Netflix.

(fonti: ComicBook e Collider)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.