Ordinate due stagioni del remake di Willy, il Principe di Bel-Air

Il remake in chiave drammatica di Willy il Principe di Bel-Air ha finalmente trovato una casa: sarà la piattaforma Peacock a produrlo.

La notizia è arrivata nelle scorse ore. Il servizio di streaming legato a NBC Universal ha infatti dato il via libera per questa produzione, ordinando subito due stagioni per lo show. Il tutto nasce da un video diffuso su YouTube, diveuto rapidamente virale.

A dare la buona notizia al regista Morgan Cooper e allo showrunner e produttore Chris Collins è stato lo stesso Will Smith, che con una chiamata via Zoom ha confermato l’avvio delle riprese. Un vero e proprio passaggio del testimone, che rende realtà un momento atteso dai fan.

 

Willy il Principe di Bel-Air andò in onda dal 1990 al 1996 per un totale di 6 stagioni composte da circa 25 episodi ciascuna. Nella serie, l’attore protagonista Will Smith vestiva i panni del giovane ed esuberante Willy, nato e cresciuto nel ghetto di Philadelfia, dal quale è costretto ad allontanarsi per volontà della madre, Viola, che decide di mandarlo a vivere con la famiglia della sorella, nella ridente cittadina di Los Angeles.

willy bel-air netflix

Il giovane Willy si ritroverà così a vivere tra le mura della benestante famiglia dei Banks, composta dallo zio Philip (James Avery) e dalla zia Vivian (Janet Hubert-Whitten e dalla quarta stagione Daphne Maxwell Reid), dalle cugine Hillary (Karyn Parsons) e Ashley (Tatyana Ali), dal cugino Carlton (Alfonso Ribeiro), dal piccolo Nicholas (Ross Bagley) e dal leggendario cameriere Geoffrey.

Ovviamente la vita dei Banks può esser suddivisa in un “prima di Willy” e un “dopo Willy” visto il grande sconvolgimento che, un ragazzo cresciuto sulla strada, porterà nella loro casa.

Non resta che attendere per scoprire di più su questo remake della serie. Attendiamo un vostro parere al riguardo.

(fonte: The Wrap)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.