The Witcher: Netflix ha scelto il suo Vesemir

Finalmente la seconda stagione di The Witcher, show in onda su Netflix, ha il suo Vesemir. Tuttavia il nome scelto potrebbe deludere alcuni fan.

Non sarà Mark Hamill, come vi avevamo riportato in passato. I rumor che volevano il fu Luke Skywalker come mentore di Geralt di Rivia non hanno trovato conferma.

Al suo posto Netflix ha annunciato che sarà Kim Bodnia a interpretare il Witcher veterano di Kaer Morhen. L’attore danese vanta alle sue spalle una considerevole produzione televisiva, tra cui la serie originale di The Bridge, da cui è stato tratto un adattamento per il mercato statunitense.

“Vi presentiamo Vesemir: Kim Bodnia interpreterà il Witcher più vecchio e più esperto del Continente nella seconda stagione”.

L’annuncio, giunto tramite la pagina Facebook NX, ha portato con sé alcuni sentimenti contrastanti. Da un lato chi ha dato il benvuto all’attore e sottolinea le sue ottime prove in serie come Killing Eve. Altri invece hanno sottolineato la propria delusione per il fatto che non siano Hamill o Mads Mikkelsen a interpretare Vesemir.

Witcher Netflix vesemir

Chi invece sembra essere soddisfatta della scelta è la showrunner di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, la quale ha affermato “Sono così felice di dare il benvenuto a Kim Bodnia nel cast di The Witcher. Ho ammirato i suoi talenti unici in spettacoli come Killing Eve e The Bridge, e non vedo l’ora che porti forza, tenacia e calore al personaggio di Vesemir, che è parte integrante della nostra prossima stagione”.

Dovremo attendere il 2021 per giudicare la prova di Bodnia come Vesemir, quando la seconda Stagione di The Witcher approderà su Netflix. Nel frattempo chiediamo a voi lettori di darci un parere! Che cosa ne pensate di questa scelta? Siete soddisfatti o delusi? Diteci qual è il vostro parere lasciandoci un commento!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.