Diffusa la prima pagina di sceneggiatura della seconda stagione di the Witcher

Manca ancora un anno alla seconda stagione di The Witcher, ma nel frattempo trapelano i primi particolari sulla sceneggiatura. Nelle ultime ore ha infatti iniziato a circolare su internet la prima pagina dello script, svelando quindi cosa vedremo nel primo episodio della prossima stagione dello show Netflix.

Troviamo Geralt impegnato a difendere un mercante e la sua famiglia in un fitto bosco al chiaro di luna, in prossimità di un villaggio. Qualcosa striscia nella vegetazione e ghermisce la moglie del mercante dal carro, facendo urlare la ragazzina. Potete leggere il prologo della seconda stagione di The Witcher qui di seguito.

L’attesa per la seconda stagione è ancora molto lunga e il particolari al riguardo sono ancora pochi. Sappiamo che seguirà gli eventi a partire dal terzo libro della saga di Geralt, il primo romanzo scritto da Sapkowski. Geralt porterà Ciri a Kaer Morhen, dove cercherà di proteggerla e insegnarle come difendere se stessa dal suo potere, mentre il mondo all’esterno sarà sconvolto da continue guerre.

witcher sceneggiatura seconda stagione

Tra le varie cose note sappiamo che la serie affronterà anche la disabilità di Geralt. Il tema, noto ai lettori, forse è tuttora sconosciuto ai videogiocatori.

Si tratta infatti di un argomento che non è stato trattato neanche lontanamente nella serie di videogiochi. Geralt, a un certo punto nei libri, subisce un terribile infortunio che gli causa la rottura di gomito e femore. Anche dopo la sofferta guarigione delle ossa il Witcher continua a sentire un fortissimo dolore, cosa che limiterà le sue abilità in combattimento.

Questa tematica potrebbe essere introdotta nella seconda stagione, anche se è più probabile possa essere uno dei leitmotiv della terza.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.