Quali sono i migliori film Netflix?

Vediamo dunque insieme quali sono, a nostro parere, alcuni tra i migliori film Netflix, ricordandovi che abbiamo selezionato soltanto produzioni originali o con la distribuzione ufficiale italiana.

Hell or high water

Nonostante quattro candidature agli Oscar, Hell or high water è stato distribuito nelle sale americane nell’estate del 2016, mentre qui è arrivato soltanto a novembre dello stesso anno ma su Netflix.

Il film diretto da David Mackenzie è, quantomeno idealmente, il secondo della trilogia di Taylor Sheridan sulla moderna frontiera americana, precedendo Sicario (di cui poi, come sapete, il nostro Sollima ha realizzato il sequel Soldado) e anticipando I segreti di Wind River.

Straordinaria l’interpretazione del cast artistico, in cui spiccano Jeff Bridges, Chris Pine e il sempre folle Ben Foster, in un film dal ritmo serrato che dovete assolutamente recuperare su Netflix.

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Roma

Tra i più grandi successi di Netflix, il gradino più alto del podio spetta senza dubbio a Roma di Alfonso Cuaron.
Apprezzatissimo dalla critica, il drama di una famiglia messicana degli anni settanta (Roma è un quartiere di Città del Messico) è stato in grado di vincere tre statuette agli Oscar, a fronte peraltro di ben dieci nomination.

Il regista torna nella sua terra, nella sua infanzia, nelle strade pulsanti in cui è cresciuto e regala una pellicola dalle sfumature poetiche. Roma il film più personale del cineasta messicano ed ha le fattezze e il retrogusto di un ricordo custodito gelosamente nella propria mente. Quel luogo in cui le orme sul terreno non si cancellano e in cui ogni parola pronunciata ha un eco eterno.

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The Meyerowitz Stories

Atmosfere alleniane per questo bellissimo film Netflix passato colpevolmente un po’ in sordina, ma che sarà una lietissima sorpresa per coloro che, magari anche per caso, si imbatteranno in The Meyerowitz Stories scegliendo il film da guardare.

Questa commedia densa di british humour è affidata alla regia di Noah Baumbach ed ha come protagonisti Dustin Hoffman, padre scorbutico e dal celebre passato, e i figli Adam Sandrler e Ben Stiller.
Un’opera che mette in luce, con lo spirito adatto, le difficoltà di alcune dinamiche familiari.

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La ballata di Buster Scruggs

Un altro dei migliori film Netflix, che vanta un grande successo di pubblico e di critica è La ballata di Buster Scruggs, opera in 6 episodi che – dopo Il Grinta – ci dà una nuova visione del genere western firmata dai fratelli Coen. Dietro la solita maschera di racconto scanzonato si nasconde un pessimismo oscuro che raggiunge forse le più alte vette coeniane, stupendoci ma quasi facendoci preoccupare di tanta (eccessiva?) maturità.
Vita e morte vanno a braccetto in queste sei storie da gustarsi una dopo l’altra, senza sosta.

Assistiamo a dialoghi irriverenti, che quasi storpiano – sempre in modo autoriale – quelli tarantiniani, che nell’episodio finale chiudono il cerchio facendoci riflettere in maniera ancora più cupa sulla durezza della vita e sulla fragilità dell’animo umano, tinteggiando l’opera con un oscuro pessimismo schiarito soltanto dal loro umorismo dissacrante.

I Don’t Feel at Home in This World Anymore

Potrebbe capitare, sfogliando il catalogo dei film originali Netflix, di notare questa pellicola dal titolo lunghissimo ed improbabile, e scorgerete senza dubbio il volto di Elijah Wood nell’anteprima.
Potreste a questo punto fare anche l’errore di bollarlo come una sciocchezza e passare oltre: non fatelo.
I Don’t Feel at Home in This World Anymore sarà una lieta sorpresa per tutti coloro che gli concederanno una chance, e rappresenta inoltre il debutto alla regia dell’attore Macon Blair.

Una sorta di thriller/comedy dalla trama improbabile con Elija Wood nei panni di uno svitato che però fa di tutto per aiutare la sua gentile vicina di casa, interpretata da Melanie Lynskey infermiera delusa dalla maleducazione imperante nel mondo in cui vive e che si stupisce quando quel così strampalato vicino decide di schierarsi al suo fianco in una situazione per nulla semplice.
Dategli un’occasione, e probabilmente non rimarrete delusi.

 

Sulla mia pelle

Impossibile non mettere in questa lista Sulla mia pelle, il film Netflix che ha dato ad Alessandro Borghi l’onore di ricevere il primo David della sua carriera (dopo ben 5 candidature).

Realizzare un film su una vicenda così era assai rischioso ed estremamente complicato, e le preoccupazioni ai blocchi di partenza erano molte. Dagli ovvi dubbi su come sarebbero stati riportati i fatti di cronaca, all’idea di sviluppare un progetto del genere con le inchieste ancora in corso, fino a questioni più tecniche, come la paura di trovarsi dinanzi a un’opera eccessivamente romanzata. Il confine tra una narrazione efficace ma non documentaristica e una rielaborazione distorta o troppo fantasiosa, del resto, è davvero sottile, tuttavia adesso possiamo senza dubbio affermare che Cremonini sia stato impeccabile. Così come Borghi.

Beasts of No Nation

Beasts of No Nation del 2015 è tra i primi successi della piattaforma Netflix, ed il film scritto e diretto da Cary Fukunaga è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Uzodinma Iweala, americano di origine nigeriana. Tra i protagonisti figura Idris Elba, comandante di un plotone della NDF (Native Defense Force), ribelli che reclutano e chiamano alle armi ragazzini in un luogo non precisato dell’Africa. Emergono ovviamente tematiche molto forti, in questa storia di un bambino che ha dovuto brutalmente imparare a sopportare la morte e la guerra, nonostante la sua giovane età. Non una pellicola per tutti, ma che ci siamo sentiti in dovere di inserire tra i miglior film Netflix.

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Highwaymen – L’ultima imboscata

Il cast di The Highwaymen, ultima fatica del regista John Lee Hancock sicuramente non è passato inosservato, trattandosi di una produzione Netflix.

Kevin Costner e Woody Harrelson indossano i panni dei due ranger che negli anni ’30 si mettono sulle tracce dei supercriminali Bonnie e Clyde, che ormai da qualche anno compiono omicidi e rapine, infierendo spesso sulla polizia, ed ottenendo pure il consenso dell’opionione pubblica, con molte persone incredibilmente affascinate da questi due personaggi.

In Highwaymen – L’ultima imboscata (questo il titolo nella sua versione italiana) c’è meno azione di quanto potreste immaginare, ma il regista è abile nel rendere percettibile anche la violenza che non ci mostra, concentrandosi sulla sfera privata e professionale dei due texas ranger, nascondendo allo spettatore proprio quei due criminali che invece, ai tempi, riscuotevano così tanto “successo”.

La seconda vita di Anders Hill

Ben Mendelsohn è stato per molto tempo tra gli attori più sottovaluti di Hollywood, ma per fortuna la meritocrazia a volte esiste e finalmente nell’ultimo periodo sta ottenendo un discreto successo. Lo abbiamo visto in Rogue One, poi ne L’ora più buia, e persino in Ready Player One, Robin Hood e Captain Marvel: tutti franchise di successo e produzioni importanti, ma in mezzo alla tormenta del mainstream, Ben Mendelsohn è riuscito a ricavarsi tempo e spazio per un film intimo e poco pubblicizzato, che merita tuttavia una visione.

Parliamo de La seconda vita di Anders Hill, film Netflix diretto da Nicole Holofcener e basato sull’omonimo romanzo di Ted Thompson. Ci viene narrata la vita di quest’uomo, interpretato da Ben Mendelsohn, che vive da benestante in una a lussuosa casa in un quartiere residenziale ma che un giorno all’improvviso decide di cambiare vita: va in pensione anticipata, divorzia e va avanti alla giornata. Tutto questo ci restituisce una riflessione dolceamara della nostra esistenza.

Mudbound

Tra i migliori film Netflix troviamo anche MudBound: un altro film che può vantare ben 4 candidature agli Oscar del 2018. Il drama di Dee Rees è tratto dall’omonimo romanzo di Hillary Jordan e nel cast registriamo i nomi di Carey Mulligan, Jason Clarke, Jonathan Banks e non solo.
L’America degli anni ’40 viene qui riportata fedelmente attraverso un film non banale che tocca tematiche sociali forti, come il razzismo, il klu klux klan, i problemi della guerra.
Una piccola perla nel catalogo Netflix, che non potete certo lasciarvi sfuggire.

Dolemite is my name

Il grande ritorno di Eddie Murphy in un film distribuito da Netflix che parte dalla storia vera del comico Dolemite, per regalarci un racconto in cui si mescolano metacinema, blaxploitation e commedia. Un’opera in grado di regalarci la nostalgia di un’epoca che non abbiamo vissuto, scritta dagli specialisti della sceneggiatura Scott Alexander e Larry Karaszewski che, casualmente o meno, avevano realizzato lo script di un film oniricamente collegato a Dolomite is my name: Ed Wood.

The Irishman

Nel novembre 2019 è arrivato su Netflix anche The Irishman, l’ultimo masterpiece del maestro Martin Scorsese.
Virtuosismi
 assoluti, confronti incredibili tra De Niro e Pacino, ma i veri due attori mozzafiato sono Joe Pesci, capace di fare della sottrazione un’arte, e un Harvey Keitel da applausi che in 3 minuti complessivi si prende la scena.

È davvero sufficiente l’ambientazione, l’allure, un po’ di mostri sacri, dei comprimari pazzeschi e un regista come Scorsese per promuovere a pieni voti un film? No, ma è più che sufficiente per dare 10 a un’operazione del tutto diversa. Grazie Netflix!

Il buco

Il buco, la grottesca distopia firmata da Gaztelu-Urrutia, è senza dubbio tra le più interessanti produzioni originali Netflix. Un’opera profondamente allegorica, angosciante e claustrofobica che ci catapulta negli abissi più infimi della razza umana.

Storia di un matrimonio

Dopo The Meyerowitz Stories (2017), Baumbach e Netflix ci regalano un altro gioiello che va ad arricchire un catalogo che, di recente, può finalmente vantare una serie di prodotti originali interessanti ed in grado di alzare il livello qualitativo generale.

Storia di un matrimonio è un crescendo di sensazioni e turbamenti che esplode attraverso un finale toccante pur nella semplicità dei suoi gesti, quando una donna che allaccia la scarpa all’ex marito può far venire un groppo in gola per poi applaudire a scena aperta l’ultima, e forse migliore, fatica di Noah Baumbach.

È stata la mano di Dio

Selezionato agli Oscar 2022 per rappresentare l’Italia come miglior film internazionale, è rientrato nella cinquina dei candidati, salvo poi venire sconfitto da Drive my car. Ma quello che è senza dubbio il film più intimo di Paolo Sorrentino, è una emozionante storia sui legami, sulla famiglia, sull’elaborazione del lutto e sul cinema, nella cornice della Napoli degli anni ’80, con le generazioni cresciute col mito di Maradona,

Il potere del cane

Trionfatore agli Oscar 2021, è impossibile non mettere in questa lista dei migliori film Netflix “Il potere del cane”, di Jane Campion. George e Phil, interpretati magistralmente da Jesse Plemons e Benedict Cumberbatch sono due fratelli che possiedono un ranch nel Montana. Quando George sposa la giovane vedova Rose (Kirsten Dunst) e la porta a vivere nel ranch, però, Phil prende di mira la donna e suo figlio Peter, tormentandoli senza sosta.
Il potere del cane è un oscuro racconto degli anni ruggenti, in cui il proibizionismo emerge anche in senso metaforico, in cui campeggia un’aura di tragedia e inquietudine che consuma lo spettatore nelle oltre due ore di visione.

Qui trovate la nostra recensione.

Mank

Nella recensione, al momento dell’uscita, scrissi che Mank non sembrava nemmeno un film di Fincher, ma era ugualmente eccezionale.
Nessuno spara o viene ucciso, non c’è un vero “cattivo” se non nella misura in cui Herman J. Mankiewicz diventi poi il villain di
se stesso
, per non parlare della lista infinita di nomi, di politici e politicanti, membri dello star system per lo più di mezza età che si susseguono e di cui, eccezion fatta per i più certosini addetti ai lavori, molti spettatori non ne avranno prima d’ora mai sentito il nome, figurarsi le gesta.

Del resto, come dice Joseph L. Mankiewicz al fratello Herman, questo è un copione “complicato”, ma è “la cosa migliore che tu abbia scritto”, in un dialogo in cui è impossibile non vedere un dichiarato omaggio di David Fincher al compianto padre Jack, che ha firmato questa sceneggiatura molti anni fa e che trova solo oggi, su Netflix, la sua collocazione.
Da vedere, assolutamente.

Qui trovate la nostra recensione.

Sto pensando di finirla qui

Quando arrivano perle come il nuovo film di Charlie Kaufman, Sto pensando di finirla qui, è il momento in cui rivalutiamo Netflix per tutti gli altri prodotti di qualità non sempre eccellente.

Lo sceneggiatore e regista, noto ai più per lo script di Se mi lasci ti cancello ed Essere John Malkovich, ma anche direttore di opere eccezionali come Synecdoche, New York o Anomalisa, ci regala ancora una volta – e più che mai – un film in grado di scuotere lo spettatore.

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Klaus

Il Natale quando arriva, arriva. E su Netflix c’è sempre, grazie a Klaus, film d’animazione spagnolo scritto e diretto dal debuttante Sergio Pablos, che ci racconta una storia per grandi e piccini, riscrivendo a suo piacere la leggenda delle origini di Babbo Natale.
Qui trovate la nostra recensione.

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Impossibile non menzionare anche un vincitore di ben 4 premi Oscar, ed ecco quindi che inseriamo in lista anche ‘Niente di nuovo sul fronte Occidentale’ di Edward Berger, uno dei migliori film del 2022.
Tra gli orrori della guerra, le connessioni con ‘1917’ di Mendes e molto altro, vi riproponiamo anche la nostra analisi del film.

Questa è la nostra selezione dei migliori film Netflix. E i vostri preferiti, quali sono?

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.