No time to die: rinviato ancora una volta

Non sarà tempo di morire per James Bond, ma non è nemmeno tempo di uscire al cinema, visto che 007: No time to die è stato ancora una volta rinviato.

L’attesissimo Bond 25, dopo i primi rinvii dovuti ai ritardi di produzione e alla situazione sanitaria, era prevista per il 2 Aprile 2021. Adesso, a fronte di una situazione sanitaria internazionale ancora incerta, pare che Bond dovrà attendere ancora.

Una notizia del The Hollywood Report, rilanciata successivamente anche da Variety, ci informa che MGM avrebbe deciso di ritardare il lancio di No Time to Die all’8 Ottobre del 2021. Dovremo dunque attendere ancora un po’ per vedere l’ultima interpretazione di Daniel Craig nei panni della spia britannica creata da Ian Fleming.

Questo ha avuto un effetto domino sulle altre produzioni di Hollywood. La scelta di spostare Bond a Ottobre ha costretto le varie major a spostare alcune produzioni a nuove date.

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“In No Time to Die, Bond ha lasciato il servizio attivo e si sta godendo una vita pacifica in Giamaica. Una pace che ha vita breve, quando il suo vecchio amico della CIA, Felix Leiter, ricompare chiedendogli aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito diventa presto più insidiosa di quanto si aspettasse. Porterà l’agente Bond a seguire una pista che lo condurrà da un misterioso nemico armato con una pericolosa tecnologia.”

Nel cast del film, oltre al già citato Daniel Craig – che torna nei panni dell’agente 007 dopo averlo interpretato nei precedenti quattro film della saga, Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e Spectre – e a Rami Malek che interpreterà il misterioso Safin, ritroveremo anche Ralph Fiennes nei panni di Gareth “M” Malloy, Naomie Harris in quelli di Eve Moneypenny, Rory Kinnear che torna a interpretare Bill Tanner e Ben Whishaw che, per la terza volta, vestirà i panni dell’agente “Q”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.