La reunion di Boris si farà? La quarta stagione è ora più vicina stando alle parole del produttore Lorenzo Mieli

E dai, dai, dai: la reunion di Boris alla fine potrebbe esserci davvero, e dopo le voci che si stavano rincorrendo da più di un mese, pare che la svolta sia davvero vicina. La quarta stagione dello show alla fine potrebbe farsi, sotto forma di miniserie.

Come dicevamo, tutto è partito poco più di un mese fa, quando la “fuori serie italiana” è tornata sul catalogo Netflix diventando da subito uno dei prodotti più guardati sulla piattaforma streaming. Boris è infatti una serie ancora tremendamente attuale (purtroppo), e può vantare tantissimi fan affezionati che hanno optato per il rewatch immediato di serie + film.

Ma proprio per il fatto che diverse delle problematiche narrate in maniera così divertente dalla serie siano ancora ben riconoscibili nella società in cui viviamo, lo show ha conquistato nuove generazioni di fan che lo hanno visto oggi per la prima volta.

Quale miglior momento dunque per proporre un ritorno in grande stile di Ferretti & Co.? Visti gli ascolti infatti è davvero difficile che Netflix decida di opporsi, e insomma presto potremmo davvero ritrovare sul catalogo della piattaforma tante vecchie conoscenze pronte ad aprire tutto.

A parlare di questa possibilità è stato anche Lorenzo Mieli, produttore di successo che ha già lavorato su Boris all’epoca. Mieli ha ricordato Mattia Torre, di cui tra poco ricorrerà l’anniversario della scomparsa, e proprio una reunion di Boris potrebbe essere un bel modo per omaggiarlo.

Nell’ultimo mese l’ho sognato quindici volte. Sono cresciuto con Mattia, il più brillante di tutti. Il 19 Nicola Maccanico gli dedica la giornata su Sky e visto il successo di Boris su Netflix pensiamo a una piccola grande reunion per una serie breve con tutti i personaggi.” ha detto Mieli a Repubblica.

Insomma, meglio sempre attendere l’ufficialità prima, ma stavolta sembra davvero quella buona per il ritorno di Boris in TV, e noi non possiamo che sperare. Con gioia.

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.