Bob Odenkirk conferma le riprese del film di Breaking Bad

Pare che la notizia attesa da tutti i fan della serie TV Breaking Bad abbia finalmente una conferma: le riprese per il film sono confermate.

Anzi, di più. La pellicola sarebbe già stata girata, entrando perciò nella fase di post produzione. A confermarlo è una fonte autorevole, quella di Bob Odenkirk, protagonista dello spin-off/prequel della serie Better Call Saul.

“Non so cosa la gente sappia e non sappia” ha detto Odenkirk in merito alla pellicola. “Trovo difficile credere che non si sappia che è stato girato. Ma l’hanno fatto, capisci cosa intendo? Come può essere un segreto? Eppure lo è. Hanno fatto un ottimo lavoro nel mantenerlo del tutto segreto”.

La pellicola è quindi quasi finita. Sarà curioso vedere se e quando sarà distribuito. Ma, soprattutto, dove sarà visibile il film in questione.

Reunion Breaking Bad

Il film di Breaking Bad è qualcosa che ha sicuramente fatto risvegliare l’amore dei fan nei confonti della saga di Vince Gilligan.

Pochi dettagli si conoscono al momento sulla trama, se non che sarà incentrata sul personaggio di Jesse Pinkman, interpretato da Aaron Paul.

È plausibile che alcuni personaggi della serie TV torneranno in scena, ma non si sa ancora se sarà il caso di Walter White, interpretato da Bryan Cranston.

Per il momento a dire la verità, non si sa neanche dove potrebbe andare in onda tale film, anche se alcune voci nelle ultime ore sembrano aver fornito la risposta.

Il creatore della serie è infatti da tempo legato a Netflix, tanto da menzionare il colosso dello streaming nel discorso di accettazione agli Emmy nel 2013.

La voce più insistente dunque, è che il film arrivi prima proprio sul catalogo del colosso dello streaming, per poi approdare poco tempo dopo nella prima serata di AMC.

(fonte: ComingSon.net)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.