Il coronavirus ha ispirato i produttori di The Office, che faranno una comedy sul lavoro a distanza: troppo presto?

Il coronavirus toglie, il coronavirus dà: mentre l’emergenza sanitaria sta causando diversi danni all’industria dell’intrattenimento, c’è chi, come i produttori di The Office, pensa di sfruttare la situazione e cercare di raccontare il momento che stiamo vivendo con una comedy a tema.

Non si tratta di un pesce d’aprile in ritardo, ma di una notizia vera: Ben Silverman e Paul Lieberstein, che hanno lavorato come produttori esecutivi di The Office, hanno deciso di prendere ispirazione dall’attualità e di scrivere una sitcom che racconti proprio il mondo all’epoca dello smart working e del social distancing. Qualcosa che diciamoci la verità, prima o poi ci aspettavamo tutti succedesse, ma forse non così in fretta.

“Tantissimi di noi stanno facendo riunioni giornaliere su Zoom o simili, per lavoro o altro. Siamo in una nuova normalità e cerchiamo modi per restare connessi e produttivi ala lavoro come nelle nostre vite domestiche. Col brillante Paul Lieberstein al comando, penso che abbiamo una serie che porti non solo umorismo e conforto durante questi tempi difficili, ma anche un posto creativo e longevo dove ambientare le comedy per anni a venire” ha detto lo stesso Silverman.

comedy coronavirus

La serie dovrebbe raccontare le vicissitudini del capo di un’azienda, che nel tentativo di mantenere,a appunto, la connettività e la produttività dei suoi impiegati, gli chiede di interagire e lavorare a distanza.

“Inizi con una comedy su un ufficio, togli l’ufficio e resta una comedy. La matematica non è un’opinione”, ha chiuso scherzando Lieberstein.

Insomma, a volte è vero che la realtà supera la fantasia, e il mondo in cui stiamo vivendo da un mese a questa parte ha già ispirato la prima serie TV. Voi che ne pensate della situazione? Vi sareste aspettati già adesso una svolta del genere?

(Fonte: Deadline)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.