Cyberpunk 2077: confermata la presenza dei gatti, nel gioco potremo coccolare i nostri amici felini

Sì ok il ray tracing, la personalizzazione delle parti del corpo, le missioni secondarie, l’anime in arrivo, tutto quello che volete: la vera notizia che tutti gli appassionati aspettavano è che in Cyberpunk 2077 si potranno coccolare i gatti.

Se per molti giocatori l’acquisto al day one era scontato, adesso siamo convinti che sia l’unica opzione possibile. La feature del gioco è stata rivelata nelle scorse ore, dopo che diverse testate giornalistiche hanno avuto l’opportunità di provare il nuovo gioco di Cyberpunk 2077 e di fare un giro per Night City.

Per la gioia di tutti i fan dei felini insomma, sarà possibile dedicargli il vostro affetto e rispetto, anche se per il momento lo stesso discorso non sembra potersi applicare ai cani. Niente paura però: può essere che siano semplicemente assenti da questa versione demo in particolare.

cyberpunk 2077 gatti

Per essere un attimo più seri, la presenza di un ridotto numero di animali è qualcosa che la software house aveva già accennato in passato. All’E3 2019 in particolare, il responsabile delle quest Mateusz Tomaszkiewicz ha confermato che lo studio stesse discutendo la possibilità di accarezzare i cani e dunque della presenza di questi ultimi.

Il background del gioco però prevede che ci sia ben poca fauna rimasta sul pianeta, come conseguenza di una serie di disastri ecologici e pandemie tra l’epoca attuale e il 2077.

“In un certro senso il fatto di avere pochi animali è intenzionale, ma ogni tanto ce ne saranno. Potreste aver visto un gatto nella demo dello scorso anno, per cui ci sono ancora”.

Anche ne Gli Androidi Sognano Pecore Elettriche?, il libro che ha ispirato Blade Runner, gli animali sono quasi estinti, e sono posseduti dalle persone molto ricca come status symbol. Potrebbe essere il caso anche in Cyberpunk 2077?

Per il momento ci accontentiamo di sapere quanto detto in precedenza: ci sono i gatti e sarà possibile coccolarli. E non ce la sentiamo di chiedere altro.

 

(Fonte: Games Radar)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.