Dopo la recente conferma che CD Projekt RED sarà presente al prossimo E3 2018, Mike Pondsmith, autore del gioco cartaceo sul quale è basato Cyberpunk 2077, nel corso di una recente intervista ha accennato all’arrivo di un nuovo trailer del gioco.

Nell’intervista realizzata da Vodafone per il quotidiano spagnolo El Pais (via Reddit) Pondsmith illustra uno dei punti chiave del mondo di Cyberpunk, la tecnologia, e spiega come sia stata proprio quella ad impedire,finora, la realizzazione di un titolo videoludico:

“Cyperpunk si focalizza fondamentalmente su come le strade e la gente utilizzano la tecnologia per combattere contro chi comanda, ossia le grandi compagnie, quelli che detengono il potere, chi sta in cima. La tecnologia è lo strumento che ti consente di fare determinate cose che ti portano allo stesso livello di chi ha il potere. Ciò significa che tutto ciò che prima era a disposizione dei poteri forti, diventa accessibile a tutti grazie alla tecnologia, non solo a quell’1% di popolazione.

Ci proposero di realizzare un gioco su Cyberpunk nell’86-87 ma c’erano 2 problemi: in primo luogo quella tecnologia ancora non esisteva e per noi era troppo complicato crearla; inoltre dovevamo trovare qualcuno che condividesse la nostra stessa idea e visione del mondo.”

Pondsmith continua accennando al suddetto trailer e spiegando ciò che potremmo aspettarci di vedere nel gioco:

“Nel trailer vedrete quanta morte c’è nel mondo. Vi sono cose nelle finestre, riflessi, cose nei giornali, sparse sotto corpi fatti a pezzi, cose di questo tipo. Sono quel tipo di cose che non puoi dire apertamente in un titolo videoludico per provengono dall’immaginazione di un game master. La gente vedrà molte di queste cose e spero che saranno le stesse che avrei visto io se fossi stato il direttore del gioco e dovessero interfacciarsi con le scene come me le ero immaginate io.

L’intervista prosegue andando ad analizzare alcuni dei temi che vengono trattati in Cyberpunk e, presumibilmente, anche nella trasposizione videoludica.

“Quando ho scritto Cyberpunk, vi erano alcune sezioni focalizzate sul cambiamento climatico e sulle potenziali conseguenze che potevano scaturirne al tempo. Sarà molto interessante perché i problemi che ipotizzavo al tempo, si realizzeranno nell’arco di 20 o 30 anni. Che succederà quando l’intelligenza artificiale della quale parli nel gioco inizierà a controllare le cose? Come faremo a progettarli in modo che possano focalizzarsi sugli interessi comuni e non sui loro? Come possiamo trovare dei lavori che abbiano un senso per coloro che non vogliono dedicarsi interamente a vivere la propria vita e a diventare dei meri gusci vuoti?

Queste sono le cose che alla fin fine dobbiamo affrontare, se vogliamo scongiurare un futuro come quello di Cyberpunk. Spero che saremo sufficientemente intelligenti dall’evitarle, ragionando sul fatto che è effettivamente possibile riuscirci. Combattete per il vostro futuro se volete averlo.”

(Fonte: Gamingbolt)

Federico Barcella
Romano di nascita, nerd per passione, amante di Final Fantasy, di Batman e dei Cavalieri dello Zodiaco. Parla poco ma ascolta e osserva molto, sente un’affinità smodata con i lupi e spera di rincarnarsi in uno di loro. Cede spesso alle tentazioni della rabbia con picchi che creano terremoti in Cina per l’Effetto Farfalla e odia la piega che sta prendendo l’Universo-Videoludico negli ultimi anni.