Nella descrizione della Director’s Cut di Death Stranding sembra esserci un riferimento alle meccaniche stealth, che potrebbero rivestire più importanza

Tralasciando tutto il casino e l’alone di mistero che c’è dietro Abandoned, in molti durante l’E3 si aspettavano che Hideo Kojima annunciasse il suo nuovo progetto, ma così non è stato: eppure qualcosa di nuovo il leggendario game designer giapponese l’ha mostrato, con l’annuncio della Director’s Cut di Death Stranding, che potrebbe aver addirittura dato un po’ più di importanza alle meccaniche stealth del gioco.

Della riedizione del capolavoro di Kojima infatti, per il momento non si sa nulla, e il video mostrato durante la Summer Game Fest, al di là di un paio di dirette citazioni a Metal Gear Solid, non sembrerebbe aver chiarito bene cosa verrà aggiunto al gioco. Gioco che però ha appena ricevuto il rating ufficiale dall’ente ESRB, e nella descrizione potrebbe esserci qualcosa di interessante.

Death Stranding Director’s Cut: la descrizione del rating ESRB

“In alcuni livelli, i giocatori possono eliminare i nemici utilizzando tecniche stealth (ad esempio strangolare i nemici da dietro)”.

Si tratta per la verità di una meccanica che era già possibile utilizzare nella release originale, ma il fatto che ora sia menzionata come elemento di gameplay potrebbe suggerire che lo stealth e il non farsi scoprire dai nemici giochino un nuovo ruolo nel nuovo contenuto che sarà presente nella Director’s Cut.

death stranding director's cut stealth

In fondo anche il reveal trailer con quei suoi rimandi a Metal Gear Solid e quell’ambiente al chiuso che era stato mostrato, potrebbe star ad indicare proprio una situazione del genere. Per sapere la risposta potremmo non dover attendere troppo, dato che il full reveal del gioco dovrebbe essere previsto a breve, essendo il gioco “Coming Soon“, come suggerito dal trailer.

Voi che ne pensate? Cosa si sarà inventato quel pazzo di Kojima?

(Fonte: Push Square)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.