Death Stranding: prime informazioni sulla mappa di gioco

Dopo la presentazione del trailer di Death Stranding, il nuovo titolo di Hideo Kojima è praticamente l’argomento principale per quanto riguarda i videogiochi. Tutti parlano di quello che in molti già bollano come capolavoro e visto che ormai anche la data d’uscita è stata rivelata, è già partito il countdown per poter finalmente mettere le mani sul gioco.

Il video in questione non ha tradito l’ermetismo di Kojima e non ha risposto dunque a tutte le domande che ci siamo posti in questi mesi, ma se non altro abbiamo potuto vedere un po’ di gameplay in più, e abbiamo scoperto che il personaggio di Sam, il protagonista, sarà dotato di una scala, per interagire con l’ambiente circostante, e di una motocicletta, per potersi spostare più rapidamente all’interno del mondo di gioco.

Ma quanto sarà grande il mondo di gioco, per l’appunto, in Death Stranding? Sappiamo che il gioco sarà un open world, ma in tutti i video mostrati finora, l’ambientazione mostrata era sempre molto simile. Nell’ultimo trailer abbiamo visto alcune aree che sembrano nuove, come una foresta e una montagna innevata.

Ed  è proprio la montagna di cui sopra, che forse ci può fornire un indizio sulla grandezza della mappa di gioco.

Ne ha parlato lo stesso Kojima su Twitter, dicendo: “Nell’ultimo trailer di Death Stranding c’è una scena in cui Sam fissa una corda. La montagna non fa parte della scenografia, il percorso esiste e puoi effettivamente arrampicarti sulla montagna”.

Sembra insomma che avremo a che fare con un ambientazione di gioco piuttosto vasta da esplorare, se presenta effettivamente una montagna da scalare. Qualcuno ha detto Breath of the Wild?

In ogni caso, il motore grafico Decima si è già dimostrato capace di poter gestire in sicurezza un vasto mondo di gioco senza sacrificare la potenza visiva, in Horizon Zero Dawn ad esempio. Non dovrebbe essere dunque un problema neanche per Death Stranding.

Voi che ne pensate?

(Fonte: Push Square)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.