Potrebbe essere Death to 2020 il titolo del mockumentary degli autori di Black Mirror: ecco il primo teaser ufficiale

Qualcuno ha paragonato questo orribile 2020 che stiamo vivendo a una puntata di Black Mirror, ed evidentemente non ci è andato molto lontano, tanto che come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, lo stesso autore di Black Mirror sta sviluppando un mockumentary proprio sull’anno in corso, chiamato Death to 2020, di cui oggi è arrivato il primo teaser.

Quella del mockumentary è una tecnica usata ad esempio da comedy come The Office o Modern Family, una sorta di documentario fittizio in cui gli attori sono consapevoli di essere inquadrati e si rivolgono spesso alla telecamera o agli spettatori stessi.

Al di là di questo però, poco sappiamo finora del lavoro di Charlie Brooker, e dal teaser non si capisce praticamente nulla. Alla fine di Novembre, Hugh Grant si fece sfuggire di essere coinvolto nel progetto, e che avrebbe interpretato uno storico piuttosto viscido, e avrebbe indossato una parrucca. Neanche questo però aiuta molto a livello di comprensione della trama.

Presumibilmente però si tratterà di un prodotto con un certo grado di ironia. Nel teaser infatti si legge: “2020: perfino i creatori di Black Mirror non avrebbero potuto inventare quest’anno. Ma hanno qualcosa da aggiungere. Morte al 2020”.

death to 2020

Per quanto riguarda la data d’uscita, sappiamo solo che è “coming soon” su Netflix. A questo punto potremmo addirittura vederlo entro la fine dell’anno, come successo per la quarta stagione di Black Mirror, arrivata il 29 Dicembre 2017 e Bandersnatch il 28 Dicembre 2018.

Immaginiamo però dipenderà da molti fattori, come ad esempio il tipo di filmati che gli autori hanno deciso di utilizzare.

Inoltre, e giuriamo di non dirlo per buttarci la zappa sui piedi da soli, il 2020 non è ancora terminato, e visto l’andazzo chi può dire quali altri sorprese ci aspettino da qui all’attesissimo 1 Gennaio 2021?

Siete liberi di fare gli scongiuri.

(Fonte: Slash Film)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.