Si dia inizio alla mietitura!
Lo abbiamo detto tante volte, ma lo ripetiamo per onor di cronaca. Non amiamo la pratica delle riedizioni, che vorrebbero un titolo di fine generazione scorsa in uscita altisonante per le nuove console dopo neanche un anno dallโuscita originale. A Diablo III, tuttavia, abbiamo concesso volentieri il beneficio del dubbio. In primis per testare le migliorie tecniche (per noi, come saprete, del tutto superflue), in seconda istanza per mettere mano FINALMENTE su console alla sua apprezzata espansione e, infine, per la natura stessa del titolo Blizzard, concepito non per un solo giro di giostra, ma per essere rigiocato, e rigiocato e rigiocato ancora! Avevamo voglia, insomma, di scoprire come fosse Diablo su PS4. La curiositร , ci perdonerete, ci sembra del tutto giustificata, quanto meno per lโottimo lavoro che giร era stato fatto sulle vecchie console, consacrando definitivamente lโesperienza di Diablo allโuso del pad. A poco meno di un anno dalla sua uscita old gen, Diablo III fa quindi il suo arrivo anche su PS4 e One, incarnando la perfezione del male con la sua Ultimate Evil Edition. Con un pacchetto unico composto dal titolo originale e dalla sua bellissima espansione Reaper of Souls, il titolo Blizzard si prefissa un obiettivo semplice: renderci schiavi del videogaming estivo, in quello che รจ un mese di agosto particolarmente privo di uscite. La missione, neanche a dirlo, รจ di una semplicitร mostruosa e una volta acquistato il gioco non potrete che giocare, giocare, e ancora giocare!
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La rinascita del male
Ambientato nello stesso universo dei suoi predecessori, Diablo III รจ un incrocio interessante tra un sequel e un reboot. La qual cosa si evince dalla volontร di Blizzard di tenere i fatti dei capitoli precedenti sempre sottesi, ma in qualche modo distanti e per lo piรน ricordati dalle cronache ritrovabili in questo o quel dungeon, a mero consumo dellโutente completista, e non certo del casualone che, come da tradizione, in Diablo troverร comunque innumerevoli ore di divertimento. Passati ventโanni dal secondo capitolo, la vicenda di Diablo III ci vedrร partire dalla cittร di Tristram dove Deckard Cain, anziano saggio e vagabondo, ha assistito (anzi, รจ praticamente stato vittima) di un evento incredibile: la caduta sulla cattedrale della cittร di una stella! Lโimpatto dellโastro (o presunto tale) avrร lโeffetto di risvegliare orde e orde di demoni e morti viventi, facendo cadere il continente di Sanctuarium nel caos. Neanche a dirlo, contro il male, si ergerร un eroe senza macchia e senza paura (esatto, noi!), che partendo dalla ricerca di Cain per conto di sua nipote Leah, comincerร la sua avventura alla ricerca della salvezza del mondo. La trama, come capirete, non รจ certo il punto forte della produzione Blizzard, seppure essa sappia comunque accompagnare dolcemente il giocatore nella moltitudine di ore di gioco. Per i fan di Diablo, si tratta poi di un piccolo gioiello, perchรฉ il gioco si diverte a citare, ricordare o anche solo mostrare le conseguenze di quanto accadde nei prequel, ripercorrendo โ seppure senza troppe pretese โ la storia dellโintera serie. Quel che piace e stupisce, come sempre, nei prodotti a marchio Blizzard, รจ la creazione di un mondo โcoerenteโ, perfettamente cesellato nella sua costruzione rendendo la creatura di Blizzard un gioco avvolgente e di carattere, perfetto per gli amanti del fantasy, ma anche dei ricercatori dellโavventura pura e senza mezzi termini. In questo anche lโarrivo dellโespansione si distingue, presentando una trama forse un poโ frettolosa, ma un contesto ammaliante e perfettamente in linea con la produzione pregressa. Blizzard, insomma, si dimostra ancora una volta capace di consacrare i propri prodotti allโimmaginazione dellโutente, anche quando si tratta di un brand che, salvo gli ultimi anni, mancava da quasi 15 anni.
La caduta del male
Ma quel che piรน colpisce (e colpรฌ al tempo dellโuscita console) di Diablo III รจ la sua (quasi) perfetta configurazione del control scheme, tale che quasi non ce lo si sarebbe aspettato. Il titolo รจ infatti un tripudio di giocabilitร con lโaccoppiata mouse + tastiera e, seppure evidentemente molto piรน semplice rispetto ad altri titoli simili, il porting per pad console era comunque una chimera. Un โmaleโ sotto cui erano caduti molti illustri titoli del passato, incapaci di adeguarsi come si deve allโesiguo numero di tasti di un pad. In questo senso Blizzard si รจ dimostrata piรน che meritevole e Diablo III funziona benissimo con il pad PS4 (unica versione da noi provata), restituendo unโimmediatezza che farebbe invidia anche alla versione PC! Certo, ci sono dei momenti in cui il caos dato dallโazione non porta ad un controllo perfetto di certe abilitร e magie, con lo spiacevole inconveniente di lanciarle dove non si voleva o, addirittura, fuori lo schermo, tuttavia รจ unโipotesi cosรฌ rara che non lede affatto allโesperienza ludica, lasciando intatto il senso di divertimento dato dai numerosi e affollati combattimenti per cui il titolo รจ celebre. E cosรฌ ogni tasto รจ stato utilizzato intuitivamente, permettendo al giocatore di avere il controllo tanto delle abilitร primarie che di quelle secondarie, cosรฌ come di poter utilizzare comodamente le pozioni curative che, come saprete, sono sin troppo spesso la differenza tra la vita e la morte. Diablo III, insomma, anche su PS4 si comporta benissimo, seppur lasciando in qualche modo amareggiati solo per un mero vezzo tecnologico. Il senso รจ questo: non cโรจ alcuna integrazione con la nuova tecnologia del pad Playstation e, salvo lโuso del gigantesco bottone posto sul touch pad (qui utilizzato per richiamare il menรน), non si fa alcun uso della restante chincaglieria tecnologica. Si poteva, ad esempio, utilizzare lo speaker integrato del pad per i file audio che รจ possibile ascoltare nel gioco ritrovando pergamene e libri, aiutando cosรฌ a percepire i testi chiaramente quando, sin troppo spesso, li si reperisce nel bel mezzo delle botte. Quel che perรฒ permette questa edizione รจ il trasferimento dei salvataggi eventualmente presenti sulla nostra vecchia console, che ci permetteranno di proseguire le avventure del nostro pg precedentemente costruito anche su PS4. Lโoccasione รจ ghiotta, ed รจ poi il fulcro del senso della nuova uscita di Diablo III. Chiunque sia pratico del titolo Blizzard sa bene quanto esso sia rigiocabile, e come, anzi, spinga lโutente a ricominciare il tutto da capo una volta finita la campagna con il proprio personaggio. Non una rigiocabilitร per tutti, ma comunque alta, e che pertanto valorizza la mossa di Blizzard di permettere allโutente il trasferimento dati. Orpelli, non cโรจ dubbio, ma che danno comunque un altro senso ad unโuscita tanto attesa.
La crociata dei giusti
Per quel che riguarda la componente meramente ruolistica, Diablo III รจ anche qui un gioco senza mezzi termini, senza fronzoli, ed anzi forse sin troppo semplice per i puristi del genere. Lo sviluppo del personaggio รจ infatti lโarchetipo della linearitร e tutto ciรฒ che รจ ad esso connesso non vi costringerร mai alla navigazione nei menรน per piรน di un minuto o due. Le skill, siano esse attive o passive, si sbloccano automaticamente con il progredire dei livelli, ed al giocatore non resta che assegnarle ai tasti che, per comoditร , sono pre-impostati (sebbene nel menรน possiate optare per assegnare un tasto qualsiasi ad una data skill). Unica defezione ad un sistema altrimenti molto semplice รจ il sistema di rune che, diversamente chiamato per ogni classe, permette al giocatore di dare un tocco in piรน a qualsiasi abilitร , conferendole un effetto secondario a scelta in una rosa di 5. Inutile dire che anche suddette rune sono sbloccabili livello dopo livello, e non sono disponibili sin dallโinizio, dando al giocatore la possibilitร di cambiare stile in corso dโopera sebbene, come detto, ciรฒ non sia assolutamente allineabile a qualsiasi produzione puramente โdi ruoloโ. Diablo III รจ insomma una svolta action per la serie, e per certi versi asciuga il sistema di gioco originale mettendolo alla portata di tutti. Ciรฒ si evince anche dalle classi, piรน numerose che in origine, e certamente piรน devote allโimmediatezza, piuttosto che ad un ragionamento ponderato. Poichรฉ parliamo di un titolo, ormai, arcinoto, quel che ci interessa evidenziare รจ la classe del Crociato, introdotta proprio con lโespansione Reaper of Souls, e palesemente messa in piedi per essere la compagna ideale di un contenuto endgame, tantโรจ che proprio RoS costituisce non un capitolo liberamente giocabile, ma il quinto della campagna principale. Il Crociato, quindi, รจ una classe massiccia e cattiva. Particolarmente adatta al tanking (aka prendere mazzate e restituirle piรน forte!) ed al gioco in solitaria. Tradotto nella Ultimate Evil Edition รจ la classe perfetta per chi non ha amici con cui giocare (e non dimentichiamolo che Diablo III in coop รจ quanto di meglio si possa giocare dai tempi di Borderlands!) o semplicemente per i niubbi. Il Crociato, dunque, รจ una classe sgrava come poche (si, anche piรน del Cacciatore di demoni), tale da risultare punitiva per i nemici sin dai primi livelli. Basa tutto il suo gioco sul concetto di Collera, il cui indicatore alimenta le skill attive piรน potenti capaci, il piรน delle volte, di generare danni ad area massicci e rapidi. Si tratta di una scelta comoda per chi non ha mai giocato a Diablo III che con il Crociato, anche ai livelli di difficoltร piรน alti, si ritroverร a procedere senza troppi intoppi, complice una schiera di skill che premia i calci nei denti, ma anche il supporto, tanto che la nuova classe si dimostra anche unโottima scelta per il supporto in un party di anche solo 2 giocatori. Il punto รจ che, ancora una volta, Blizzard non ha in alcun modo optato per una qualche forma di bilanciamento. Se giร allโepoca dellโuscita PC le differenze nelle classi erano vertiginose (con un boost della classe del Cacciatore di Demoni), con lโarrivo del Crociato queste differenze sono ancora piรน evidenti e purtroppo non sembra che la situazione sarร arginata.
Il premio dei credenti
Ma il Crociato non รจ lโunica novitร ad arrivare su console con Reaper of Souls. Lโespansione porta infatti con sรฉ anche un aumento del level cap che guadagna ben dieci livelli raggiungendo il 70ยฐ. Il gioco introduce inoltre ben due novitร ludiche che vanno ad ampliare ( e non di poco) i contenuti endgame consacrando Diablo III alla sua versione perfetta. La Modalitร Avventura รจ il fulcro di questo concetto e consiste in una modalitร che potrร essere disponibile per tutti i propri personaggi previo il completamento della campagna a qualsiasi difficoltร . La nuova modalitร Avventura risolve, su tutto, un problema fondamentale: la linearitร della campagna, che รจ quei inesistente. Proponendo incarichi specifici e INFINITI, tale modalitร permetterร al giocatore di girare liberamente per il mondo di gioco, indaffarandosi in una moltitudine di quest molto rapide da completare, ma molto remunerative in termini di loot e divertimento. In tal senso non faticherete a intuire il potenziale infinito delle ore di gioco, dato che, non bastasse il level cap alto, comprende i ben noti livelli di eccellenza, nonchรฉ lโottenimento di loot sempre piรน incredibili e potenti. Il bello, poi, รจ il potersi alternare liberamente tra Avventura e Campagna, una trovata veramente intelligente, soprattutto per quei giocatori che preferirebbero passare un momento di svago per Sanctorium piuttosto che uno scorrazzare piรน impegnato dato dalle quest della Campagna. Non bastasse, in Avventura รจ anche possibile imbattersi nei nuovi Varchi dei Nefilim, ossia delle aree simil dungeon in cui mettersi alla prova con sfide allโinsegna dellโepic loot! E non รจ finita, perchรฉ onde migliorare la rigiocabilitร , ma soprattutto la volontร di intraprendere Diablo III in coop online, aggiungono ala cricca anche due interessanti novitร : la modalitร Apprendista, grazie al quale i giocatori alle prime armi saranno supportati da utenti esperti nei primi passi allโinterno di Sanctuarium, e il sistema Nemesi, che nella festa di mazzate รจ forse la trovata piรน elettrizzante! Trattasi infatti di un sistema in cui un mostro particolarmente potente incontrato dagli amici potrร fare la sua comparsa nella nostra versione del gioco, con un esponenziale guadagno di loot rari, ed anche una certa soddisfazione nel batterlo prima e meglio dei nostri compari digitali. Il ritrovato amore tra Sony e Blizzard, inoltre, ha fatto sรฌ che PS4 (ma tranquilli, anche PS3) goda di una serie di bonus unici non presenti sulle altre versioni del gioco. Piccolezze per cui un utente PC non si scollerebbe mai dal suo amato mouse, ma comunque abbastanza da far andare i โsonariโ in brodo di giuggiole! Parliamo di un Varco dei Nefilim appositamente concepito per la console Sony, e inspirato al celeberrimo The Last Of Us. Qui il giocatore si sfiderร con orde di Clicker, sebbene a differenza di Joel i personaggi di Diablo siano meno propensi allโelusione e piรน votati alle mazzate! Ciliegina sulla torta รจ poi un set di personalizzazione per lโarmatura che permette al giocatore di tramutare i pezzi della propria corazza in un set ispirato ai Colossi di Shadow of the Colossus! Proprio la modifica di corazza ci permette, infine, di introdurre un nuovo personaggio della nostra giร fitta carovana: la Mistica, che permette di incantare le parti del nostro equipaggiamento modificandone le caratteristiche magiche in modo randomico (similmente al sistema che assegna le capacitร alle corazze create dal fabbro), nonchรฉ come intuirete โ di modificarne lโaspetto. La Mistica, poi, come ogni membro della nostra cricca, porta con sรฉ nuove linee di dialogo, nuovi oggetti e persino nuove missioni, andando ad ampliare non di poco la giร ricchissima offerta di questa edizione che, a questo punto lo avrete capito, quasi non ha piรน nulla da spartire con lโuscita originale. Per rendere, poi, lโendgame ancora piรน ricco, si รจ persino introdotta una nuova valuta di gioco, i Frammenti del Sangue, che ottenibili sono in Modalitร Avventura danno lโopportunitร di acquistare alcuni oggetti di equipaggiamento superbi e altrimenti non ottenibili! Diablo, insomma, cerca di fare di tutto per non arrivare su console come un mero porting, ma perfezionando dove possibile lโesperienza ludica โnext genโ anche seโฆ
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La condotta degli empi
E veniamo alle note dolenti: il comparto tecnico. Su tutto chiariamo una cosa: Diablo III gode sia dei tanto agognati 60 fps, che della risoluzione nativa a 1080p. Perchรฉ lamentarsi allora? Non รจ una questione di perfezionismo, ma semplicemente un dato di fatto. Giร la precedente versione console era arrivata con dei tagli dal punto di vista tecnico rispetto alla versione PC piuttosto vistosi. La nuova versione next gen, semplicemente, non รจ next gen. Si tratta piuttosto di un prodotto crossgenerazionale che tenta di mettere una pezza alle sue mancanze, pur non arrivando ad ottenere lโobiettivo in pieno. E cosรฌ seppur ci sia un passo in avanti dal punto di vista dellโilluminazione, come nellโarricchimento degli ambienti di ombre, shader, ed effetti di vario tipo, non si contano miglioramenti nella conta poligonale e, di fatto, neanche nella resa delle texture tantโรจ che il colpo dโocchio, salvo non si voglia spicciolare unโanalisi tecnica (decisamente inutile) pare il medesimo della versione โold genโ. Poco, anzi pochissimo, se si considera che si poteva fare qualcosa in piรน, a maggior ragione di un lancio decisamente atteso che, per quanto ricco di fronzoli, lascia in bocca un sentore amarostico. Sentore poi amplificato anche da alcuni occasionali cali di frame rateโฆ anche se cali รจ quasi un termine errato, perchรฉ pare piuttosto di assistere a delle incertezze nei caricamenti, quando ad esempio in scontri particolarmente violenti un nemico lascia al suolo una moltitudine di oggetti che, come saprete, sono generati in modo del tutto randomico. Meglio invece dal punto di vista delle cut scene che, almeno nella versione old gen, presentavano spesso delle sbavature, non tanto nel confezionamento della computer grafica, quanto piuttosto nella sua compressione su disco. Ciรฒ รจ, di fatto, un ricordo, ed ora gli orpelli narrativi di Diablo possono essere goduti realmente in alta definizione!
Oh mamma!
Prima di lasciarvi alla lettura dei commenti finali vogliamo farvi un regalo nello stile di Stay Nerd! Data la bellezza di Diablo III il nostro Direttore Artistico, nonchรฉ illustratore, Stefano โBruciatoreโ Manieri ci ha infatti confezionato la spettacolare illustrazione che vedete qui sotto, e che avete giร potuto ammirare come immagine di copertina! Perchรฉ? Oltre al fatto di volervi fare un regalo alla nostra maniera (o alla nostra Manieri? XD) da questo mese Stay Nerd si prepara per il futuroโฆ queste illustrazioni saranno solo un piccolo passo per un progetto nuovo i cui dettagli, perรฒ, riveleremo solo in quel di settembre! Stay Tuned!