Un avviso politically correct prima dei classici su Disney Plus

Continua la rincorsa di Disney al politicamente corretto, con degli accorgimenti sulla piattaforma Plus che faranno discutere gli utenti.

In questo caso l’accusa è di vecchia scuola, ovvero quella che molti Classici Disney conterrebbero elementi considerati lontati dal politically correct e velatamente razzisti. In molti casi le accuse sono dovuti a rappresentazioni stereotipate di etnie presenti nelle vecchie pellicole, coadiuvate anche dalla leggenda nera sorta attorno alla figura di Walt Disney in persona.

Film come Dumbo, Lilli e il Vagabondo e Peter Pan sono da sempre accusati di essere veicolo di messaggi negativi verso gruppi etnici di minoranza, causando quindi il malcontento di molte persone. Disney ha scelto quindi una soluzione rapida per porre fine a queste discussione con l’arrivo di Plus. Ha deciso di inserire un disclaimer per gli utenti, avvertendoli che alcune rappresentazioni etniche sono ormai datate.

Potete vederne un esempio qui di seguito.

Disney Plus

“Questo programma si presenta così come era stato creato in origine. Potrebbe contenere raffigurazioni culturali datate” recitano le ultime due righe del messaggio di presentazione di Peter Pan, riferendosi alle scene con gli indiani dell’Isola che non C’è.

Siamo certi che la scelta farà discutere gli spettatori. C’è da chiedersi se fosse davvero necessario inserire un messaggio per ricordare agli utenti che determinati prodotti sono datati a livello di contenuti e possono presentare raffigurazioni distanti dai canoni del 2019.

La soluzione ci sembra comunque la più indolore: ricordiamo che in alcuni casi Disney è anche intervenuta a modificare delle pellicole. Per esempio in Toy Story 2, dove una scena post titoli di coda è stata tagliata per avvicinarsi al movimento MeToo.

Passiamo la parola a voi lettori. Che cosa ne pensate di questo messaggio prima dei classici di Disney Plus? Siete d’accordo? O lo trovate eccessivo? Ditecelo con un commento!

(fonte: WashingtonPost.com)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.