Quali sono i motivi del gesto di Drogon nell’ultima puntata di Game of Thrones? Lo script fa chiarezza

Una delle scene più iconiche dell’ultima puntata di Game of Thrones è sicuramente quella in cui Drogon scioglie il trono una volta scoperta la morte della madre, Daenerys.

Si tratta in realtà di un momento anche piuttosto controverso, perché sono stati molti i fan a chiedersi i motivi del gesto: Drogon infatti non uccide Jon, che si trovava lì dopo aver ucciso lui stesso la Madre dei Draghi, ma sembra concentrarsi sul trono in sé.

Alcuni hanno criticato la scena, altri invece ci hanno visto un significato simbolico: è come se Drogon avesse voluto anziché uccidere il responsabile materiale della morte della madre, prendersela col vero autore delle azioni scellerate di Daenerys, che hanno portato alla sua fine: l’ossessione per il trono stesso.

game of thrones drogon

In realtà le cose non stanno proprio così. Lo veniamo a scoprire dal copione dell’episodio in questione, che è stato ufficialmente diffuso online dopo che la puntata ha ricevuto una delle 32 candidature che Game of Thrones si è aggiudicato agli Emmy 2019.

Come si può leggere dallo script insomma, la rabbia di Drogon non era diretta verso niente o nessuno in particolare: non aveva intenzione di uccidere Jon, e il Trono di Spade. È semplicemente spinto da una furia cieca, da una rabbia senza controllo. “In quel momento avrebbe voluto distruggere il mondo”, si legge nel copione, e Drogon sputa fuoco in direzione del muro alle spalle del trono, che è poi il motivo per cui anch’esso viene distrutto. Semplicemente, era lì.

Il copione dell’episodio è consultabile cliccando su questo link.

Siete soddisfatti della spiegazione? Che ne pensate?

Ricordiamo che il finale di Game of Thrones ha diviso abbastanza i fan, tra i molti delusi che hanno addirittura firmato una petizione perché venisse riscritto, e chi invece tutto sommato ha apprezzato la conclusione della serie. Voi a quale categoria appartenete?

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.